I farmaci comunemente assunti per curare i malanni di stagione possono prolungarne la durata
InformaSalus -Tosse, raffreddore, mal di gola. E se i farmaci comunemente assunti per curare i malanni di stagione ne prolungassero invece la durata? Secondo un nuovo studio dell'Università inglese di Southampton, l'ibuprofene, tra i farmaci maggiormente diffusi per combattere mal di testa e infezioni respiratorie, potrebbe addirittura peggiorare il decorso della malattia, aumentando la durata dei sintomi ed il rischio di complicazioni.
I ricercatori inglesi hanno valutato l'efficacia dei rimedi più prescritti nel Regno Unito in caso di raffreddore e mal di gola: ibuprofene, paracetamolo, e terapia combinata con entrambi i farmaci.
Lo studio ha coinvolto 889 pazienti di età superiore ai 3 anni, che sono stati divisi casualmente in tre gruppi, ognuno dei quali ha ricevuto una sola delle tre terapie. A metà di loro è stata prescritta inoltre una cura a base di sulfumigi. I ricercatori hanno quindi osservato l'efficacia dei farmaci nel contrastare i sintomi durante la prima settimana di trattamento (quanto dura solitamente un raffreddore) e hanno poi verificato quanti pazienti presentassero ancora strascichi della malattia il mese seguente e quanti avessero dovuto fare ricorso agli antibiotici a causa di eventuali complicazioni.
Le tre terapie in quasi tutti i pazienti hanno mostrato risultati simili durante la prima settimana di trattamento. Nel caso dei bambini e dei pazienti con dolori al torace l'ibuprofene ha dimostrato un'efficacia lievemente superiore, controbilanciata però da un rischio più alto di effetti collaterali e complicazioni, e una maggiore durata dei sintomi. Infatti, se il 12% dei pazienti curati con paracetamolo presentava ancora problemi legati alla malattia a distanza di un mese dall'inizio della terapia, la percentuale saliva al 20% per quelli curati con ibuprofene, e al 17% per chi aveva ricevuto entrambi i farmaci. Infine per quanto riguarda i sulfumigi dallo studio non è emerso nessun alcun benefico sui sintomi di raffrededore e mal di gola, anzi in alcuni casi i pazienti hanno riportato ustioni di lieve entità causate dai vapori bollenti.
Paul Little, coordinatore della ricerca, ha spiegato che non è ancora chiaro il motivo per cui l'ibufrone sembra peggiorare il decorso di queste malattia. Tuttavia, secondo il ricercatore, la motivazione potrebbe essere da ricercare nel meccanismo d'azione del farmaco.
L'ibuprofene, a differenza del paracetamolo, ha infatti una forte capacità di combattere le infiammazioni che, sebbene siano la causa dei dolori legati alla malattia, rappresentano anche uno dei meccanismi con cui il nostro sistema immunitario tenta di combattere le infezioni. “Può darsi – ipotizza Little - che il farmaco interferisca con un meccanismo fondamentale per la risposta immunitaria e per questo allunghi la durata dei sintomi e aumenti le complicazioni della malattia in alcuni pazienti”.
InformaSalus -Tosse, raffreddore, mal di gola. E se i farmaci comunemente assunti per curare i malanni di stagione ne prolungassero invece la durata? Secondo un nuovo studio dell'Università inglese di Southampton, l'ibuprofene, tra i farmaci maggiormente diffusi per combattere mal di testa e infezioni respiratorie, potrebbe addirittura peggiorare il decorso della malattia, aumentando la durata dei sintomi ed il rischio di complicazioni.
I ricercatori inglesi hanno valutato l'efficacia dei rimedi più prescritti nel Regno Unito in caso di raffreddore e mal di gola: ibuprofene, paracetamolo, e terapia combinata con entrambi i farmaci.
Lo studio ha coinvolto 889 pazienti di età superiore ai 3 anni, che sono stati divisi casualmente in tre gruppi, ognuno dei quali ha ricevuto una sola delle tre terapie. A metà di loro è stata prescritta inoltre una cura a base di sulfumigi. I ricercatori hanno quindi osservato l'efficacia dei farmaci nel contrastare i sintomi durante la prima settimana di trattamento (quanto dura solitamente un raffreddore) e hanno poi verificato quanti pazienti presentassero ancora strascichi della malattia il mese seguente e quanti avessero dovuto fare ricorso agli antibiotici a causa di eventuali complicazioni.
Le tre terapie in quasi tutti i pazienti hanno mostrato risultati simili durante la prima settimana di trattamento. Nel caso dei bambini e dei pazienti con dolori al torace l'ibuprofene ha dimostrato un'efficacia lievemente superiore, controbilanciata però da un rischio più alto di effetti collaterali e complicazioni, e una maggiore durata dei sintomi. Infatti, se il 12% dei pazienti curati con paracetamolo presentava ancora problemi legati alla malattia a distanza di un mese dall'inizio della terapia, la percentuale saliva al 20% per quelli curati con ibuprofene, e al 17% per chi aveva ricevuto entrambi i farmaci. Infine per quanto riguarda i sulfumigi dallo studio non è emerso nessun alcun benefico sui sintomi di raffrededore e mal di gola, anzi in alcuni casi i pazienti hanno riportato ustioni di lieve entità causate dai vapori bollenti.
Paul Little, coordinatore della ricerca, ha spiegato che non è ancora chiaro il motivo per cui l'ibufrone sembra peggiorare il decorso di queste malattia. Tuttavia, secondo il ricercatore, la motivazione potrebbe essere da ricercare nel meccanismo d'azione del farmaco.
L'ibuprofene, a differenza del paracetamolo, ha infatti una forte capacità di combattere le infiammazioni che, sebbene siano la causa dei dolori legati alla malattia, rappresentano anche uno dei meccanismi con cui il nostro sistema immunitario tenta di combattere le infezioni. “Può darsi – ipotizza Little - che il farmaco interferisca con un meccanismo fondamentale per la risposta immunitaria e per questo allunghi la durata dei sintomi e aumenti le complicazioni della malattia in alcuni pazienti”.
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