Condizioni economiche durissime. Visti accantonamenti per 42 miliardi.
Roma (WSI) - Entro la fine del 2014 le banche italiane dovranno mettere da parte fino a 42 miliardi di euro in nuovi accantonamenti per coprirsi da eventuali perdite sui crediti. Secondo l’agenzia di rating S&P, infatti, una ripresa per le banche italiane è ancora lontana. Le perdite sui crediti dovrebbero raggiungere i 143-153 miliardi entro la fine del 2014, pari all'8,2-8,4% dei prestiti. S&P ritiene inoltre che il peggioramento delle condizioni economiche del Paese potrebbe far aumentare le perdite sui crediti, erodendo potenzialmente la patrimonializzazione delle banche italiane.
L’agenzia statunitense si aspetta poi che le sofferenze degli istituti di credito italiani, nel 2014, saliranno fino a 310.000 a 320.000 milioni di euro entro la fine di questo anno, il che costringerebbe il comparto a richiedere accantonamenti per crediti deteriorati intorno ai 32-42 miliardi di euro in più, per coprire le perdite sui crediti accumulate tra giugno 2013 e dicembre 2014.
Roma (WSI) - Entro la fine del 2014 le banche italiane dovranno mettere da parte fino a 42 miliardi di euro in nuovi accantonamenti per coprirsi da eventuali perdite sui crediti. Secondo l’agenzia di rating S&P, infatti, una ripresa per le banche italiane è ancora lontana. Le perdite sui crediti dovrebbero raggiungere i 143-153 miliardi entro la fine del 2014, pari all'8,2-8,4% dei prestiti. S&P ritiene inoltre che il peggioramento delle condizioni economiche del Paese potrebbe far aumentare le perdite sui crediti, erodendo potenzialmente la patrimonializzazione delle banche italiane.
L’agenzia statunitense si aspetta poi che le sofferenze degli istituti di credito italiani, nel 2014, saliranno fino a 310.000 a 320.000 milioni di euro entro la fine di questo anno, il che costringerebbe il comparto a richiedere accantonamenti per crediti deteriorati intorno ai 32-42 miliardi di euro in più, per coprire le perdite sui crediti accumulate tra giugno 2013 e dicembre 2014.
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