Un segretariato e tre esperti nel campo dei diritti umani, il messicano Jorge Castañeda, la mauritana Fatimata M’Baye, il camerunese Bernard Acho Muna, che ne sarà il responsabile: questa la composizione della Commissione internazionale d’inchiesta sulle violazioni dei diritti umani commesse in Repubblica Centrafricana annunciata dal segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Misna - L’organismo sarà incaricato per un periodo iniziale di un anno di indagare sugli abusi e le violenze commesse dal 1° gennaio 2013 sul territorio nazionale e individuare i responsabili. I tre esperti incontreranno prossimamente Ban a New York prima di recarsi a Ginevra e poi a Bangui, per cominciare il lavoro. L’Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu, Navi Pillay, fornirà loro supporto tecnico. Le conclusioni dell’inchiesta saranno presentate dal segretario del Palazzo di Vetro nel giugno 2015.
La creazione della commissione era stata decisa dal Consiglio di sicurezza sulla base di una risoluzione adottata il 5 dicembre scorso. Rivolgendosi ieri allo stesso Consiglio, il consigliere speciale dell’Onu contro il genocidio, Adama Dieng, ha dichiarato che “gli incitamenti a commettere violenze su base religiosa o etnica e gli attacchi deliberati e mirati contro i civili indicano un alto rischio sia di crimini contro l’umanità che di genocidio”. La rappresentante speciale dell’Onu per i bambini e i conflitti armati, Leila Zerrougui, ha denunciato che nel milione di sfollati a causa della violenza negli ultimi 13 mesi circa mezzo milione sono bambini e che almeno 6000 combattono, reclutati a forza dalle diverse fazioni armate in campo.
Misna - L’organismo sarà incaricato per un periodo iniziale di un anno di indagare sugli abusi e le violenze commesse dal 1° gennaio 2013 sul territorio nazionale e individuare i responsabili. I tre esperti incontreranno prossimamente Ban a New York prima di recarsi a Ginevra e poi a Bangui, per cominciare il lavoro. L’Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu, Navi Pillay, fornirà loro supporto tecnico. Le conclusioni dell’inchiesta saranno presentate dal segretario del Palazzo di Vetro nel giugno 2015.
La creazione della commissione era stata decisa dal Consiglio di sicurezza sulla base di una risoluzione adottata il 5 dicembre scorso. Rivolgendosi ieri allo stesso Consiglio, il consigliere speciale dell’Onu contro il genocidio, Adama Dieng, ha dichiarato che “gli incitamenti a commettere violenze su base religiosa o etnica e gli attacchi deliberati e mirati contro i civili indicano un alto rischio sia di crimini contro l’umanità che di genocidio”. La rappresentante speciale dell’Onu per i bambini e i conflitti armati, Leila Zerrougui, ha denunciato che nel milione di sfollati a causa della violenza negli ultimi 13 mesi circa mezzo milione sono bambini e che almeno 6000 combattono, reclutati a forza dalle diverse fazioni armate in campo.
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