Dagli Appennini alle Ande a Roma. A volte le sorprese di Dio seguono sentieri tortuosi, rotte imperscrutabili se non cogli occhi dello spirito. E tanto più destano attenzioni, meraviglia, persino paura, quando irrompono nella vita.
Ma Jorge Bergoglio, alias Francesco, catapultato con somma sorpresa anche sua dalla remota Buenos Aires sul soglio di Pietro, tutto si sente e vuole essere tranne che il pastore di un gregge impaurito, timido, sempre pronto a lamentare i propri annosi guai. Quelli che soli sembravano ormai «fare notizia» all'ombra del «cupolone» di san Pietro, prima che l'«emerito» Benedetto XVI decidesse che ci volevano energie più vigorose delle sue per esercitare il ministero petrino. Era il grigio febbraio dell'anno di grazia 2013. Da quei giorni sovraccarichi di inquieti pensieri, risalendo indietro nel tempo, si dipana la «trama» di questo libro: agile, spigliato e tuttavia meditato racconto di quanto (non tutto forse, ma quasi, si spera) Francesco ha detto e fatto di «memorabile», per «addetti ai lavori» e non, in questo primo scorcio di pontificato. Nel senso di «importante», magari, per capire quale visione di Chiesa e cristianesimo porta nel confronto con le enigmatiche realtà della società, dell'economia, della politica oggi; «curioso», oppure, ai fini di cogliere qualche tratto del poliedrico personaggio Bergoglio; oppure ancora «bello», semplicemente, perché rende l'idea dell'eccezionale (e non scontato!) favore che si è conquistato presso la gente, non solo entro la ristretta cerchia dei fedeli più devoti.
E una «conclusione» vera e propria, vedrà il lettore, non c'è né poteva esserci, trattandosi di materia in continuo, magmatico divenire: ma a lettura conclusa sarebbe bello scoprirsi un po' meno impauriti di prima dalle «sorprese» di Dio, comprese le tante che la Provvidenza ha in serbo ancora, c'è da scommetterci, per il tramite del neoeletto Papa numero 266 della serie.
Note biografiche sull'autore:
Paolo Fucili, nato a Fano nel 1971, laureato in Lettere classiche, giornalista professionista, lavora dal 1999 a TV2000. Dal Giubileo dell'anno santo 2000 segue le attività del Papa e la vita della Chiesa a Roma, in Italia e all'estero. E' vaticanista accreditato presso la Sala Stampa della Santa Sede. Per Elledici ha pubblicato nel 2012 Credere ancora? La fede secondo Benedetto XVI.
Ma Jorge Bergoglio, alias Francesco, catapultato con somma sorpresa anche sua dalla remota Buenos Aires sul soglio di Pietro, tutto si sente e vuole essere tranne che il pastore di un gregge impaurito, timido, sempre pronto a lamentare i propri annosi guai. Quelli che soli sembravano ormai «fare notizia» all'ombra del «cupolone» di san Pietro, prima che l'«emerito» Benedetto XVI decidesse che ci volevano energie più vigorose delle sue per esercitare il ministero petrino. Era il grigio febbraio dell'anno di grazia 2013. Da quei giorni sovraccarichi di inquieti pensieri, risalendo indietro nel tempo, si dipana la «trama» di questo libro: agile, spigliato e tuttavia meditato racconto di quanto (non tutto forse, ma quasi, si spera) Francesco ha detto e fatto di «memorabile», per «addetti ai lavori» e non, in questo primo scorcio di pontificato. Nel senso di «importante», magari, per capire quale visione di Chiesa e cristianesimo porta nel confronto con le enigmatiche realtà della società, dell'economia, della politica oggi; «curioso», oppure, ai fini di cogliere qualche tratto del poliedrico personaggio Bergoglio; oppure ancora «bello», semplicemente, perché rende l'idea dell'eccezionale (e non scontato!) favore che si è conquistato presso la gente, non solo entro la ristretta cerchia dei fedeli più devoti.
E una «conclusione» vera e propria, vedrà il lettore, non c'è né poteva esserci, trattandosi di materia in continuo, magmatico divenire: ma a lettura conclusa sarebbe bello scoprirsi un po' meno impauriti di prima dalle «sorprese» di Dio, comprese le tante che la Provvidenza ha in serbo ancora, c'è da scommetterci, per il tramite del neoeletto Papa numero 266 della serie.
Note biografiche sull'autore:
Paolo Fucili, nato a Fano nel 1971, laureato in Lettere classiche, giornalista professionista, lavora dal 1999 a TV2000. Dal Giubileo dell'anno santo 2000 segue le attività del Papa e la vita della Chiesa a Roma, in Italia e all'estero. E' vaticanista accreditato presso la Sala Stampa della Santa Sede. Per Elledici ha pubblicato nel 2012 Credere ancora? La fede secondo Benedetto XVI.
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