venerdì, gennaio 03, 2014
Per il settimo anno consecutivo cala il numero di nascite in Giappone. E per il 33mo di fila diminuiscono i giovani sotto i 15 anni. Il motore dell'economia nazionale rischia il collasso: l'impegno della Chiesa a favore della natalità. 

Tokyo (AsiaNews) - Il declino della popolazione giapponese è in caduta libera e minaccia il tentativo di ripresa economica lanciato dal premier Shinzo Abe. Senza giovani in grado di pagare per il mantenimento degli anziani, l'intero sistema di welfare rischia il collasso. E con un debito pubblico che continua ad aumentare le prospettive non sono positive. A dirlo sono analisti ed economisti, dopo la pubblicazione dei dati dell'Ufficio nazionale di statistica e del ministero della Sanità.

In termini generali la popolazione è calata di 244mila unità; le nascite sono state 1,031 milioni, un calo di 6mila unità rispetto al 2012; i decessi sono aumentati di 19mila unità, pari a 1,275 milioni in totale. Si tratta di un calo record nella storia pur travagliata della natalità del Sol Levate, il settimo di fila nel campo delle nascite e il 33mo per quanto riguarda i giovani sotto i 15 anni, che continuano a calare.

L'aumento del costo del welfare pubblico continua invece a salire, peggiorando la situazione debitoria di un Paese che vanta già un deficit pubblico pari quasi al doppio de Pil. Allo stesso tempo, la riduzione della popolazione colpisce il volume della richiesta commerciale interna e spinge verso il mantenimento dello stato di deflazione.

La Chiesa cattolica giapponese cerca da tempo di sensibilizzare di più i circa 127 milioni di abitanti nipponici. La Conferenza episcopale ha dichiarato il 2010 "Anno della vita" e ha lanciato una serie di iniziative mediche e sociali a favore delle gravidanze. I risultati però non sono ancora soddisfacenti: moltissime coppie preferiscono attendere oltre il tempo massimo per avere un figlio, privilegiando la carriera. Inoltre, un altissimo tasso di suicidi fra i minorenni e una politica ancora troppo consumistica non lasciano ben sperare per il futuro.


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