Prosegue l'azione contro il carrierismo nella Chiesa intrapresa da Bergoglio
Aleteia - Nuovo passo di Papa Francesco nella riforma del clero. Il Pontefice ha definitivamente abolito il conferimento dell’onorificenza pontifica di “Monsignore” per tutti i sacerdoti secolari con un’età inferiore ai 65 anni. “D’ora in poi l’unica onorificenza pontificia che verrà concessa ai sacerdoti secolari (preti,cioè, di una diocesi che non sono monaci o frati) sarà quella di “Cappellano di Sua Santità”, onorificenza che verrà eventualmente attribuita solo ai sacerdoti con più di 65 anni di età” (Vatican Insider, 7 gennaio).
Sempre più in linea con le scelte di Paolo VI (il primo a “sfoltire” i titoli per il clero da 14 a 3) su sobrietà nella Chiesa e sul tema dell'ecumenismo. “La scelta del pontefice latinos si spiega con lo spregio del papa per il carrierismo nella Chiesa e la sete di potere. Francesco, che vuole preti con addosso «l’odore delle pecore», sa bene come l’onorificenza di ‘monsignore’ alle volte venga richiesta dai vescovi per ‘premiare’ i preti più fedeli alla loro persona. A giugno, in linea con la sua idea di sobrietà nella Chiesa, Bergoglio aveva abolito il titolo di ‘gentiluomo di Sua santità’ per i laici” (Blog Pacem in Terris, 7 gennaio).
La Segreteria di Stato, con una lettera circolare inviata alle nunziature, chiede di informare i singoli episcopati della decisione del Papa. Nella direttiva della Segreteria di Stato viene precisato che rimane invece "invariato" quando sia "connesso a certi uffici importanti", come quello di vescovo o di vicario generale della diocesi. Inoltre non ci saranno cambiamenti anche in seno alla Curia Romana, sia per ciò che concerne i titoli sia circa l'uso dell'appellativo monsignore, "essendo connesso - si precisa - agli uffici affidati, al servizio svolto" (Avvenire 7 gennaio).
Aleteia - Nuovo passo di Papa Francesco nella riforma del clero. Il Pontefice ha definitivamente abolito il conferimento dell’onorificenza pontifica di “Monsignore” per tutti i sacerdoti secolari con un’età inferiore ai 65 anni. “D’ora in poi l’unica onorificenza pontificia che verrà concessa ai sacerdoti secolari (preti,cioè, di una diocesi che non sono monaci o frati) sarà quella di “Cappellano di Sua Santità”, onorificenza che verrà eventualmente attribuita solo ai sacerdoti con più di 65 anni di età” (Vatican Insider, 7 gennaio).
Sempre più in linea con le scelte di Paolo VI (il primo a “sfoltire” i titoli per il clero da 14 a 3) su sobrietà nella Chiesa e sul tema dell'ecumenismo. “La scelta del pontefice latinos si spiega con lo spregio del papa per il carrierismo nella Chiesa e la sete di potere. Francesco, che vuole preti con addosso «l’odore delle pecore», sa bene come l’onorificenza di ‘monsignore’ alle volte venga richiesta dai vescovi per ‘premiare’ i preti più fedeli alla loro persona. A giugno, in linea con la sua idea di sobrietà nella Chiesa, Bergoglio aveva abolito il titolo di ‘gentiluomo di Sua santità’ per i laici” (Blog Pacem in Terris, 7 gennaio).
La Segreteria di Stato, con una lettera circolare inviata alle nunziature, chiede di informare i singoli episcopati della decisione del Papa. Nella direttiva della Segreteria di Stato viene precisato che rimane invece "invariato" quando sia "connesso a certi uffici importanti", come quello di vescovo o di vicario generale della diocesi. Inoltre non ci saranno cambiamenti anche in seno alla Curia Romana, sia per ciò che concerne i titoli sia circa l'uso dell'appellativo monsignore, "essendo connesso - si precisa - agli uffici affidati, al servizio svolto" (Avvenire 7 gennaio).
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