mercoledì, gennaio 08, 2014
Il governo iracheno ha rivolto un appello alle tribù e agli abitanti di Falluja e Ramadi perché allontanino i miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, legato ad al Qaida, per evitare un conflitto con l’esercito.

Misna - I combattenti hanno preso il controllo del centro di Falluja sabato scorso, mentre anche a Ramadi, capitale della turbolenta regione di Al Anbar, i combattimenti non accennano a fermarsi. Mentre i militari si preparano a sferrare una massiccia controffensiva, il primo ministro Nuri al Maliki ha ribadito che l’esercito non si ritirerà finché i miliziani non saranno messi in fuga e ha aggiunto che le tribù della provincia di Al Anbar stanno combattendo al fianco del governo.

In questa situazione, Iyad Allawi, leader del principale blocco laico sciita di opposizione al governo, ha detto che se il premier Maliki non imprimerà una svolta “trascinerà il paese al disastro” e ha accusato la comunità internazionale di essere “colpevole della situazione di grave instabilità politica”.

La battaglia di Falluja sta alimentando le preoccupazioni della comunità internazionale. Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno annunciato l’invio al governo di Baghdad di 58 droni (aerei senza pilota) e missili anticarro Hellfire da montare su elicotteri da guerra.


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