Dai termostati "intelligenti" per casa per casa alle lenti a contatto per monitorare il diabete: l'ultimo progetto di Google segna un ulteriore passo sulla strada per trasformarsi in una gruppo diversificato in vari rami dell'alta tecnologia.
Roma (TMNews) - Ieri notte la società ha riferito che sta portando avanti una sperimentazioni su prototipi di lenti a contatto che puntano a misurare i livelli di glucosio presenti nelle lacrime. L'idea, "copiata" dalla rivale Microsoft, è che in questo modo si può consentire ai diabetici di monitorare questo valore chiave senza doversi sottoporre a continui prelievi di sangue. Circa tre anni fa Microsoft annunciò una iniziativa simile assieme all'Università del Michigan. Ma secondo il Financial Times Google è riuscita a "soffiare" alla società rivale proprio l'accademico che dirigeva questa ricerca, tale Babak Parviz. Il gruppo ha puntualizzato che "ci sta ancora molto lavoro da fare" per trasfornmare il progetto in qualcosa che possa essere usato dal pubblico. Ma evidentemente conta di svolgere questo lavoro in tempi rapidi perché punta a commercializzare le lenti a contatto "smart" già da quest'anno.
Il tutto a pochi giorni dall'annuncio dell'acquisto, a 3,2 miliardi di dollari, di una società specializzata sulla produzione di sensori e termostati comandabili a distanza. La Nest, con cui Google si è lanciata nel promettente mercato della domotica, mentre tramite vari progetti di investimento ha il dichiarato intento di potenziare anche le sue capacità di effettuare ricerca e registrare brevetti, per raggiungere rivali del calibro di Apple e Samsung rispetto alle quali, sui prodotti industriali, è indietro.
Roma (TMNews) - Ieri notte la società ha riferito che sta portando avanti una sperimentazioni su prototipi di lenti a contatto che puntano a misurare i livelli di glucosio presenti nelle lacrime. L'idea, "copiata" dalla rivale Microsoft, è che in questo modo si può consentire ai diabetici di monitorare questo valore chiave senza doversi sottoporre a continui prelievi di sangue. Circa tre anni fa Microsoft annunciò una iniziativa simile assieme all'Università del Michigan. Ma secondo il Financial Times Google è riuscita a "soffiare" alla società rivale proprio l'accademico che dirigeva questa ricerca, tale Babak Parviz. Il gruppo ha puntualizzato che "ci sta ancora molto lavoro da fare" per trasfornmare il progetto in qualcosa che possa essere usato dal pubblico. Ma evidentemente conta di svolgere questo lavoro in tempi rapidi perché punta a commercializzare le lenti a contatto "smart" già da quest'anno.
Il tutto a pochi giorni dall'annuncio dell'acquisto, a 3,2 miliardi di dollari, di una società specializzata sulla produzione di sensori e termostati comandabili a distanza. La Nest, con cui Google si è lanciata nel promettente mercato della domotica, mentre tramite vari progetti di investimento ha il dichiarato intento di potenziare anche le sue capacità di effettuare ricerca e registrare brevetti, per raggiungere rivali del calibro di Apple e Samsung rispetto alle quali, sui prodotti industriali, è indietro.
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