Il Presidente della Camera condanna attraverso la sua pagina Facebook il comportamento 'antidemocratico' dei parlamentari del M5S alla Camera durante le ultime ore
"Nessuna divergenza politica può legittimare atti totalmente estranei alla pratica democratica. E’ pericoloso che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo. E’ inaccettabile che anche oggi i deputati M5S vogliano bloccare la Camera. Dopo l’assalto di ieri in aula, questa mattina gli atteggiamenti intimidatori sono continuati nelle Commissioni, impedendone i lavori con modalità che mostrano la totale mancanza di ogni senso delle istituzioni.
E’ altresì intollerabile, ed evoca tristi memorie, che lo stesso gruppo abbia impedito ad altri deputati di essere intervistati, e dunque ai giornalisti di esercitare qui alla Camera il diritto-dovere di informare. La violenza è da rigettare fermamente, da qualunque parte arrivi. Sui fatti di ieri è stata già aperta un’istruttoria nella quale verranno rapidamente accertate ed eventualmente sanzionate le azioni dei singoli.
Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l’onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera. Ho voluto impedire che oggi le famiglie italiane dovessero preoccuparsi di tornare a pagare la seconda rata dell’Imu, come sarebbe successo se non fosse stato votato per tempo un decreto-legge che pure conteneva materie tra loro molto diverse. Per questo ho dovuto far ricorso ad uno strumento fin qui non usato nei lavori della Camera. Mai usato perché in passato le opposizioni, attraverso l’ostruzionismo, avevano conseguito i loro obiettivi rispetto alle decisioni del governo, oppure avevano responsabilmente posto fine all’ostruzionismo. Uno strumento, peraltro – quello della cosiddetta “tagliola” – che al Senato viene talvolta adottato senza che ciò sollevi scandalo.
Ora che il complesso passaggio del decreto Imu-Bankitalia è stato superato, e mentre altre questioni di grande rilevanza sono all’ordine del giorno delle Commissioni e dell’Aula, torno a chiedere alle forze politiche e al governo di avere, ciascuno per la sua parte di responsabilità, il rispetto dovuto alla Camera e ai suoi percorsi decisionali: che sono, per tutti, garanzia democratica. Come è garanzia democratica il Presidente della Repubblica, al quale voglio esprimere la mia più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa".
"Nessuna divergenza politica può legittimare atti totalmente estranei alla pratica democratica. E’ pericoloso che si ricorra alla violenza tutte le volte in cui non si è d’accordo. E’ inaccettabile che anche oggi i deputati M5S vogliano bloccare la Camera. Dopo l’assalto di ieri in aula, questa mattina gli atteggiamenti intimidatori sono continuati nelle Commissioni, impedendone i lavori con modalità che mostrano la totale mancanza di ogni senso delle istituzioni.
E’ altresì intollerabile, ed evoca tristi memorie, che lo stesso gruppo abbia impedito ad altri deputati di essere intervistati, e dunque ai giornalisti di esercitare qui alla Camera il diritto-dovere di informare. La violenza è da rigettare fermamente, da qualunque parte arrivi. Sui fatti di ieri è stata già aperta un’istruttoria nella quale verranno rapidamente accertate ed eventualmente sanzionate le azioni dei singoli.
Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l’onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera. Ho voluto impedire che oggi le famiglie italiane dovessero preoccuparsi di tornare a pagare la seconda rata dell’Imu, come sarebbe successo se non fosse stato votato per tempo un decreto-legge che pure conteneva materie tra loro molto diverse. Per questo ho dovuto far ricorso ad uno strumento fin qui non usato nei lavori della Camera. Mai usato perché in passato le opposizioni, attraverso l’ostruzionismo, avevano conseguito i loro obiettivi rispetto alle decisioni del governo, oppure avevano responsabilmente posto fine all’ostruzionismo. Uno strumento, peraltro – quello della cosiddetta “tagliola” – che al Senato viene talvolta adottato senza che ciò sollevi scandalo.
Ora che il complesso passaggio del decreto Imu-Bankitalia è stato superato, e mentre altre questioni di grande rilevanza sono all’ordine del giorno delle Commissioni e dell’Aula, torno a chiedere alle forze politiche e al governo di avere, ciascuno per la sua parte di responsabilità, il rispetto dovuto alla Camera e ai suoi percorsi decisionali: che sono, per tutti, garanzia democratica. Come è garanzia democratica il Presidente della Repubblica, al quale voglio esprimere la mia più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa".
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