Il governo del primo ministro Mehdi Jomaa, composto per lo più da personalità non legate a partiti politici, ha ottenuto la fiducia del parlamento della Tunisia al termine di un dibattito durato ore e a tratti aspro.
Misna - Questa notte, riferisce l’agenzia di stampa nazionale Tap, a votare la fiducia sono stati 149 deputati. Venti invece i contrari e 24 le astensioni. Il via libera all’esecutivo è giunto dopo settimane di trattative tra le principali forze politiche del paese, trattative culminate domenica nell’approvazione di una nuova Costituzione. Il governo di Jomaa sostituisce un esecutivo guidato da Ennahda, partito islamista che dopo mesi di crisi ha acconsentito a una transizione che conduca a elezioni entro l’anno.
Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto di questa notte alcuni neo-ministri sono stati accusati di aver ricoperto cariche pubbliche di rilievo ai tempi di Zine El Abidine Ben Ali, presidente-padrone costretto a lasciare il potere dalla rivoluzione del 2011. A essere preso di mira è stato in particolare Hafedh Ben Sala, designato titolare della Giustizia.
Ieri Jomaa aveva sottolineato che le priorità del suo esecutivo saranno contrastare il “terrorismo”, porre le condizioni per una ripresa dell’economia e organizzare il voto entro la scadenza prevista.
Misna - Questa notte, riferisce l’agenzia di stampa nazionale Tap, a votare la fiducia sono stati 149 deputati. Venti invece i contrari e 24 le astensioni. Il via libera all’esecutivo è giunto dopo settimane di trattative tra le principali forze politiche del paese, trattative culminate domenica nell’approvazione di una nuova Costituzione. Il governo di Jomaa sostituisce un esecutivo guidato da Ennahda, partito islamista che dopo mesi di crisi ha acconsentito a una transizione che conduca a elezioni entro l’anno.
Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto di questa notte alcuni neo-ministri sono stati accusati di aver ricoperto cariche pubbliche di rilievo ai tempi di Zine El Abidine Ben Ali, presidente-padrone costretto a lasciare il potere dalla rivoluzione del 2011. A essere preso di mira è stato in particolare Hafedh Ben Sala, designato titolare della Giustizia.
Ieri Jomaa aveva sottolineato che le priorità del suo esecutivo saranno contrastare il “terrorismo”, porre le condizioni per una ripresa dell’economia e organizzare il voto entro la scadenza prevista.
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