Lo scorso anno ha visto una cambiamento nei flussi verso la megalopoli di Tokyo, con un saldo nettamente attivo. Una conseguenza non più dovuta soprattutto all’immigrazione del biennio precedente dalle aree non lontane sottoposte al terremoto e alla tsunami dell’11 marzo 2011 e più ancora ai rischi radioattivi successivi, la cui piena entità è ancora da valutare.
Misna - Secondo dati governativi appena diffusi, è di ben 96.524 il saldo attivo degli abitanti dell’area metropolitana, un balzo dai 29.000 del 2012. Più in dettaglio, la popolazione di Tokyo è cresciuta di 70.172 abitanti e quella delle prefetture limitrofe di Chiba, Kanagawa e Saitama di 26.352, con Chiba che ha invertito la tendenza per la prima volta in tre anni.Una situazione che vede la popolazione di Tokyo crescere proporzionalmente assai più di quella delle altre due maggiori metropoli del paese, Osaka e Nagoya.Qui, per la prima volta, gli abitanti andati a vivere altrove hanno superato gli immigrati. Probabilmente, chi se ne è andato è finito proprio ad alimentare la popolazione della capitale, al centro della forte crescita economica del Giappone nell’ultimo anno.
D’altra parte, la fuga degli abitanti dalle aree devastate nella parte orientale della grande isola di Honshu, su cui sorgono i maggiori agglomerati urbani del paese, va invece rallentando. La prefettura di Fukushima ha perso nel 2013 5.200 abitanti contro i 13.843 del 2012. Una discesa quasi normale, se si tiene conto che il saldo tra immigrazione e emigrazione era stato di 5.752 persone nel 2010. La prefettura di Miyagi, anch’essa gravemente colpita, in particolare, dalla radioattività rilasciata dai reattori della centrale di Fukushima-1, lo scorso anno ha perso 4.656 e quella contigua di Iwate 2.431.
Misna - Secondo dati governativi appena diffusi, è di ben 96.524 il saldo attivo degli abitanti dell’area metropolitana, un balzo dai 29.000 del 2012. Più in dettaglio, la popolazione di Tokyo è cresciuta di 70.172 abitanti e quella delle prefetture limitrofe di Chiba, Kanagawa e Saitama di 26.352, con Chiba che ha invertito la tendenza per la prima volta in tre anni.Una situazione che vede la popolazione di Tokyo crescere proporzionalmente assai più di quella delle altre due maggiori metropoli del paese, Osaka e Nagoya.Qui, per la prima volta, gli abitanti andati a vivere altrove hanno superato gli immigrati. Probabilmente, chi se ne è andato è finito proprio ad alimentare la popolazione della capitale, al centro della forte crescita economica del Giappone nell’ultimo anno.
D’altra parte, la fuga degli abitanti dalle aree devastate nella parte orientale della grande isola di Honshu, su cui sorgono i maggiori agglomerati urbani del paese, va invece rallentando. La prefettura di Fukushima ha perso nel 2013 5.200 abitanti contro i 13.843 del 2012. Una discesa quasi normale, se si tiene conto che il saldo tra immigrazione e emigrazione era stato di 5.752 persone nel 2010. La prefettura di Miyagi, anch’essa gravemente colpita, in particolare, dalla radioattività rilasciata dai reattori della centrale di Fukushima-1, lo scorso anno ha perso 4.656 e quella contigua di Iwate 2.431.
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È presente 1 commento
Le altre due metropoli sono Osaka e Nagoya?!?!?
Forse a chi ha scritto sfugge il dettaglio che la piu grande citta giapponese e` Yokohama, nemmeno nominata nel`articolo...
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