lunedì, febbraio 24, 2014
Poliambulatori della mutua chiusi, medici in rivolta, e minaccia di sanzioni governative.

Radio Vaticana - La sanità greca è ormai in pieno caos, con la totale assenza del servizio sanitario nazionale, cancellato da tagli e risparmi che ormai mietono vittime tra la popolazione. Le cifre denunciate da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, a firma di studiosi delle principali università britanniche, sono molto più che drammatiche. Tra il 2009 e il 2011 il budget per gli ospedali pubblici è stato ridotto del 25%, la Grecia è il Paese dell’Unione che più ha tagliato in sanità. Lo studio sottolinea l’aumento dell’incidenza di alcune malattie infettive, come Hiv e tubercolosi, l’aumento del tasso di depressi, così come si è raggiunto il picco della mortalità infantile: +43% tra il 2008 e il 2010. Inoltre, la crescente disoccupazione ha prodotto circa 800mila greci senza indennità di disoccupazione e senza l’accesso ai servizi sanitari. Francesca Sabatinelli ha intervistato Dimitri Deliolanes, corrispondente in Italia della televisione pubblica greca “Ert”: ascolta

R. – E’ una cosa che va avanti da circa un anno, da quando cioè la trojka ha imposto al governo greco di fare sostanziosi tagli nel settore pubblico. E questi tagli si sono poi concretizzati nel settore della sanità e dell’istruzione: anche sull’istruzione le cifre sono ugualmente spaventose, ma non fanno impressione come quelle invece sulla sanità. In seguito alla chiusura di quasi la metà degli ospedali greci - in questi giorni stanno chiudendo anche gli ambulatori pubblici – ci sono regioni intere, isole intere che non hanno più alcun tipo di assistenza sanitaria. Consideriamo inoltre che ormai circa la metà della popolazione attiva della Grecia è disoccupata: spesso succede che siano disoccupati tutti e due i genitori e che tutta la famiglia venga sostenuta dalla pensione del nonno… In questi casi abbiamo bambini denutriti, che mangiano solo la pasta una volta al giorno oppure solo il pane… E’ ovvio che non c’è alcun tipo di assistenza sanitaria verso questo tipo di famiglia!

D. – Questa situazione è uguale, è omogenea in tutto il Paese?

R. – E’ ovviamente più forte nelle zone più remote, nella periferia più lontana, dove per raggiungere un ospedale spesso bisogna andare nel capoluogo, attraversando distanze enormi… E per chi non ha un proprio mezzo di trasporto, questo diventa un serio problema! Però c’è una situazione grave anche nelle periferie delle grandi città…

D. – Secondo quello che denunciano queste università, un dato che emerge e che è molto, molto grave, è il maggiore costo per i farmaci…

R. – Sì. E’ una situazione veramente molto, molto complessa e anche scandalosa nel senso che il governo greco ha chiesto già nel 2010 alle grandi multinazionali di fare degli sconti, dei prezzi di favore per i farmaci più costosi che sono necessari per le malattie gravi. Aveva anche chiesto il sostegno del commissario europeo per la salute per questa sua richiesta, che è invece rimasta lettera morta. Di fatto adesso certi farmaci in Grecia non sono disponibili e anche quelli che sono disponibili è difficile trovarli nelle farmacie, perché le farmacie non ricevono più i soldi dalle casse pubbliche da quasi due anni e mezzo… Questo è il motivo per il quale la Grecia ha ottenuto quest’anno il famoso surplus comunitario, perché non paga i suoi debiti alle casse assistenziali. Per cui anche il problema dei farmaci sta diventando veramente un problema esplosivo!

D. – Il governo greco non riesce a proteggere le persone più vulnerabili, le persone che hanno maggiormente bisogno. Quindi parliamo dei bambini, parliamo degli anziani, parliamo dei malati…

R. – A capo del Ministero della Sanità c’è un signore che proviene da un partito di estrema destra, che si chiama Laos, un partito che adesso non è più in parlamento, il quale è stato editore di libri antisemiti, opuscoli ultranazionalisti… E’ stato messo lì nel giugno del 2013 appositamente per portare avanti questo drastico programma di tagli nella sanità. E’ evidente che in tutti i settori, la politica della trojka, la politica di austerità imposta dell’Europa e dal Fondo monetario internazionale e la politica del governo attuale sono state un totale fallimento, e si cerca disperatamente di coprirlo attraverso trucchi mediatici o campagne pubblicitarie. E’ evidente che i greci reagiscono con la disperazione… E’ evidente che non si può più andare avanti così, con questa politica.


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