venerdì, febbraio 07, 2014
Scrisse lettera ai poliziotti che si erano tolti il casco. Direzione PD al confronto finale. Otto mesi di tempo, poi esecutivo Renzi. 

Roma (WSI) - Siamo alle comiche. "Istigazione di militari a disobbedire alle leggi": questo il reato ipotizzato dalla Procura di Genova nel fascicolo aperto nei confronti di Beppe Grillo. Il confondatore del MoVimento 5 Stelle rischia cinque anni. Al centro dell'inchiesta una lettera aperta scritta da Grillo dopo che alcuni poliziotti si erano tolti il casco davanti ai manifestanti dei Forconi: il 10 dicembre Grillo aveva scritto ai vertici di forze dell'ordine ed esercito: "Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo".

Il reato contestato prevede pene fino a 5 anni.

Intanto la direzione PD arriva al confronto finale. Il segretario del partito lancia il guanto di sfida al premier Letta e alla minoranza Dem. Otto mesi di tempo al governo di larghe intese con il centro destra, poi esecutivo Renzi.

L'esposto contro il leader del M5S era stato presentato dal deputato del Pd Fausto Raciti.

"Beppe Grillo - scrive Raciti sul suo profilo Facebook - è indagato in seguito ad una mia denuncia di istigazione delle forze armate alla disobbedienza. L'onestà andrà di moda, diceva Grillo, all'indomani delle elezioni. Ma, sempre per stare agli slogan, uno vale uno e le leggi valgono anche per lui".

"Iniziano a chiedermi se il M5S uscirà indebolito o rafforzato da questa vicenda; parliamoci chiaro: la debolezza o la forza del M5S dipendono ... dalla capacità del governo e del Pd di affrontare e risolvere i problemi enormi scatenati dalla crisi, non c'è denuncia che tenga. Ma un conto è rappresentare legittime istanze politiche, anche forti, un altro è invitare le forze armate a fare un colpo di stato. Visto il numero di voti preso dal suo movimento e la fiducia che tanti ripongono in lui, Grillo deve imparare a misurare le parole e gli atti, cioè le regole della democrazia", conclude Raciti.


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