Respinti tutti e tre gli emendamenti a favore delle deputate.
Bocciato-con 298 no, 253 sì - anche il 3° emendamento sulla parità di genere che prevedeva tra il 40% e il 60% di donne capilista. Dura contestazione delle deputate Pd: "Il gruppo non ha rispettato l'accordo", nel gruppo dem mancano almeno 60 voti maschili. Poi hanno lasciato l'Aula e si sono riunite negli uffici del Pd. La seduta intanto è stata sospesa e rinviata a domani mattina, per il voto sugli altri emendamenti alla riforma elettorale. L'obiettivo è quello di chiudere entro domani. Riunita la Capigruppo, per stabilire l'ora della convocazione dell'Aula.
Sotto accusa c'è Matteo Renzi e i renziani che non avrebbero fornito pieno sostegno alla norma. Renzi risponde su Twitter:
"Il PD rispetta il voto del Parlamento sulla parità di genere, ma anche l'impegno della direzione PD: nelle liste l'alternanza sarà assicurata".
Il premier risponde anche sulla pagina Facebook:
"Ho mantenuto la parità di genere da presidente della Provincia, da sindaco, da segretario, da presidente del Consiglio dei ministri. Non intendo smettere adesso".
E' possibile le parlamentari per protesta potrebbero far mancare il numero legale alla riforma elettorale.
Bocciato-con 298 no, 253 sì - anche il 3° emendamento sulla parità di genere che prevedeva tra il 40% e il 60% di donne capilista. Dura contestazione delle deputate Pd: "Il gruppo non ha rispettato l'accordo", nel gruppo dem mancano almeno 60 voti maschili. Poi hanno lasciato l'Aula e si sono riunite negli uffici del Pd. La seduta intanto è stata sospesa e rinviata a domani mattina, per il voto sugli altri emendamenti alla riforma elettorale. L'obiettivo è quello di chiudere entro domani. Riunita la Capigruppo, per stabilire l'ora della convocazione dell'Aula.
Sotto accusa c'è Matteo Renzi e i renziani che non avrebbero fornito pieno sostegno alla norma. Renzi risponde su Twitter:
"Il PD rispetta il voto del Parlamento sulla parità di genere, ma anche l'impegno della direzione PD: nelle liste l'alternanza sarà assicurata".
Il premier risponde anche sulla pagina Facebook:
"Ho mantenuto la parità di genere da presidente della Provincia, da sindaco, da segretario, da presidente del Consiglio dei ministri. Non intendo smettere adesso".
E' possibile le parlamentari per protesta potrebbero far mancare il numero legale alla riforma elettorale.
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