Il segretario generale del Sinodo dei Vescovi lo annuncia concludendo la Giornata di Studio "Famiglia, custodisci il Creato" organizzato in Vaticano dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e dall'associazione Greenaccord Onlus: per evitare il disastro ecologico bisogna riportare la famiglia al centro.
Roma - "La salvaguardia del Creato e il conseguente ruolo di custodia da parte delle famiglie dovranno entrare di diritto a far parte del Sinodo". Così il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, concludendo a Roma la Giornata di studio sulle tematiche ambientali organizzata dal Pontificio Consiglio della Famiglia e dal network di giornalisti ambientali Greenaccord Onlus. "Un incontro - ha aggiunto - che conferma ancora una volta l'urgenza di affrontare la questione ecologica" e che ha consentito di osservare la famiglia "da una angolatura speciale perché tutte le discussioni sulla cura della casa comune, il Creato, riportano inevitabilmente al parallelo con la cura della propria casa e quindi alla cura operata dal nucleo familiare".
Baldisseri, sottolineato "lo stretto legame fra le crisi dell'ecologia della natura e dell'ecologia umana", ha sintetizzato le tre domande poste nella giornata: "come porre rimedio agli errori e risanare le ferite inferte al Creato e alla natura umana? Su che basi ricostruire quel patto con il Creato sancito al cospetto del Creatore nel giardino dell'Eden? Che significa per l'uomo contemporaneo ritrovare l'Eden, cioè un rapporto sano e fecondo con il Creato nel rispetto della missione affidataci dal Creatore?".
Una risposta fondamentale - ha convenuto Baldisseri - è venuta dalla sottolineatura sulla dimensione della sobrietà ("Se il consumismo fondato su una ossessiva centralità di un presente costruito sull'arrogante esuberanza dell'io è alla radice dei danni al Creato, la dimensione della sobrietà è la dimensione che guida da natura"). La famiglia, così come delineata nei numerosi interventi che si sono succeduti secondo angolature eminentemente laiche, ha dunque un ruolo fondamentale per "ripensare lo sviluppo, evitare i disastri ecologici e umani, creare prospettive di progresso per le generazioni future".
Roma - "La salvaguardia del Creato e il conseguente ruolo di custodia da parte delle famiglie dovranno entrare di diritto a far parte del Sinodo". Così il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, concludendo a Roma la Giornata di studio sulle tematiche ambientali organizzata dal Pontificio Consiglio della Famiglia e dal network di giornalisti ambientali Greenaccord Onlus. "Un incontro - ha aggiunto - che conferma ancora una volta l'urgenza di affrontare la questione ecologica" e che ha consentito di osservare la famiglia "da una angolatura speciale perché tutte le discussioni sulla cura della casa comune, il Creato, riportano inevitabilmente al parallelo con la cura della propria casa e quindi alla cura operata dal nucleo familiare".
Baldisseri, sottolineato "lo stretto legame fra le crisi dell'ecologia della natura e dell'ecologia umana", ha sintetizzato le tre domande poste nella giornata: "come porre rimedio agli errori e risanare le ferite inferte al Creato e alla natura umana? Su che basi ricostruire quel patto con il Creato sancito al cospetto del Creatore nel giardino dell'Eden? Che significa per l'uomo contemporaneo ritrovare l'Eden, cioè un rapporto sano e fecondo con il Creato nel rispetto della missione affidataci dal Creatore?".
Una risposta fondamentale - ha convenuto Baldisseri - è venuta dalla sottolineatura sulla dimensione della sobrietà ("Se il consumismo fondato su una ossessiva centralità di un presente costruito sull'arrogante esuberanza dell'io è alla radice dei danni al Creato, la dimensione della sobrietà è la dimensione che guida da natura"). La famiglia, così come delineata nei numerosi interventi che si sono succeduti secondo angolature eminentemente laiche, ha dunque un ruolo fondamentale per "ripensare lo sviluppo, evitare i disastri ecologici e umani, creare prospettive di progresso per le generazioni future".
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