martedì, marzo 18, 2014
Di Ucraina hanno parlato anche la cancelliera tedesca Merkel e il premiere Renzi nel vertice a Berlino.

Per Merkel, la convocazione di un G7 a Londra, al posto del G8 previsto a Sochi, "dipendera' da come si evolvono le cose con la Russia" sulla crisi dell’Ucraina. Per Renzi serve mantenere vivo "il dialogo". E sul fronte italiano la Germania promuove l'obiettivo del nuovo governo di accelerare le riforme, ma mette in guardia da rinvii sul consolidamento delle finanze statali. Giampiero Guadagni ascolta

L’accoglienza della stampa tedesca non era certo stata incoraggiante. Renzi vuole finanziare il suo programma con i debiti, provoca la Germania con l’anti-rigore, si leggeva alla vigilia in alcuni titoli. E da parte sua il premier italiano affermava: non siamo un alunno somaro da mettere dietro la lavagna. La conferenza stampa del tardo pomeriggio a Berlino, al termine del vertice bilaterale italo-tedesco, sembra però aver fatto crollare il muro di diffidenza. Angela Merkel si è detta veramente impressionata dal programma di riforme illustrato da Renzi: un piano ambizioso e molto positivo, un grande cambiamento strutturale e coraggioso, lo definisce. L’Italia, osserva la cancelliera tedesca, tiene conto del patto di stabilità ma anche della crescita e dell'occupazione. Il premier italiano conferma e ribadisce: vogliamo puntare in alto con riforme strutturali, che dobbiamo fare non perché ce le chiedono Bruxelles o Berlino o altre capitali, ma perché sono giuste per noi. L’orizzonte, spiega ancora il premier italiano, è quello di legislatura, il 2018, ma le riforme vanno fatte subito. Italia e Germania puntano a realizzare un nuovo rinascimento industriale europeo, conclude Renzi. E dalla Merkel sostegno al semestre di presidenza italiana dell’Unione che parte a luglio.


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