lunedì, marzo 31, 2014
Sarà un mese di grande attesa quello che condurrà alla cerimonia di canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il “papa buono” e il papa dell’”aprite le porte a Cristo”, in programma domenica 27 aprile in piazza San Pietro. Lì saranno puntati gli occhi del mondo, di quanti presenti fisicamente o virtualmente a un evento molto atteso e per il quale si prevede una vastissima partecipazione di fedeli. 

di Elisabetta Lo Iacono 

La macchina organizzativa sta mettendo a punto ogni dettaglio e stamani, nella Sala Stampa della Santa Sede, si è svolta la prima conferenza stampa di preparazione all’evento che, oltre ai cadenzati aggiornamenti, vedrà nella settimana della canonizzazione dei briefing quotidiani per la stampa internazionale, proprio come avvenuto nel recente mese “storico” della Chiesa, quello tra la rinuncia di Benedetto e l’elezione di Francesco. L’attesa dell’evento sarà accompagnato da molte informazioni e contenuti, come ha spiegato il direttore della Sala Stampa padre Federico Lombardi: dal martedì precedente alla cerimonia, dunque, i giornalisti accreditati saranno il tramite per la trasmissione non solo delle informazioni di servizio ma, soprattutto, della testimonianza e spiritualità dei due pontefici, attraverso la partecipazione dei due postulatori, di storici, di testimoni autorevoli che hanno sperimentato direttamente la grandezza umana e di fede di questi due giganti della Chiesa.

In piazza san Pietro, la mattina del 27 aprile, ci saranno i reliquiari dei due papi, alla facciata della basilica i drappi con i loro ritratti, e sull’altare a presiedere la celebrazione papa Francesco. Assieme a lui potrebbe essere presente anche il papa emerito Benedetto XVI, un’ipotesi più vicina e auspicabile dopo la partecipazione alla cerimonia dell’ultimo Concistoro e alla luce dello stretto legame con il papa regnante. Un’ipotesi che renderebbe ancora più significativa una cerimonia che sta alimentando di attese la devozione popolare, per la canonizzazione di due pontefici molto amati da parte di un papa che sta entrando nel cuore di un numero crescente di persone.

Quella del 27 aprile sarà dunque una “festa della santità”, come definita dal cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, per due papi che hanno avuto con Roma e con il mondo un “rapporto molto stretto, nello stile della vicinanza, dell’accoglienza e della premura verso la comunità ecclesiale e verso l’uomo”. Roma attenderà la cerimonia con due momenti principali: il 22 aprile alle 20.30 ci sarà un incontro con i giovani, presieduto dal cardinale Vallini, nella basilica di San Giovanni in Laterano al quale sono stati invitati i postulatori di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, rispettivamente p. Califano e mons. Oder, mentre la sera della vigilia è prevista una notte bianca di preghiera con le chiese aperte per le confessioni e la preghiera.

Quanto alla diocesi di Bergamo, terra di papa Roncalli, l’attesa per l’evento si concretizzerà in iniziative sul piano materiale, spirituale e culturale, sulla scia della riflessione di papa Francesco nel messaggio per la Quaresima. Tre, dunque, le tipologie di interventi improntati alla carità, illustrati da monsignor Giulio Dellavite,segretario generale della Curia diocesana: innanzitutto opere strutturali con un progetto internazionale per Haiti che prevede un contributo di 800 mila euro per una scuola edile e il mantenimento della stessa per tre anni; 600 mila euro saranno destinati all’Albania con la costruzione di una chiesa e di un centro pastorale e 600 mila euro per i lavori di trasformazione di una caserma dismessa in luogo di accoglienza per i poveri a Bergamo, cifra alla quale si aggiungono 300 mila euro all’anno per la gestione. Ci sono poi le iniziative di attenzione alle famiglie colpite dalla crisi attraverso l’incremento con 600 mila euro del fondo famiglia-lavoro e con l’invito ai sacerdoti della diocesi a devolvere una loro mensilità a questo fondo nel quale confluiranno anche le offerte del 27 aprile. Parallelamente, sarà creato un nuovo fondo famiglia-casa per aiutare coloro che versano in difficoltà abitative: 3 milioni di euro la copertura finanziaria su due anni, ricavati dalla vendita di immobili della diocesi. Infine, nell’ambito culturale, si prevedono aiuti per i giovani tra i 18 e i 35 anni che decidano di dedicarsi al servizio dei popoli più poveri del mondo, mentre saranno promosse borse di studio pre e post dottorato per i progetti di ricerca della Fondazione “Papa Giovanni XXIII” sui temi legati al pontefice Roncalli.

L’attesa e l’evento stesso saranno pienamente vivibili, con immediatezza e intensità, anche da coloro che non potranno essere a Roma: monsignor Walter Insero dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma ha infatti presentato la grande piattaforma digitale che racconterà l’attesa e la cerimonia stessa. All’indirizzo “2popesaints.org”, e sui social network collegati, sarà infatti possibile vivere e condividere ogni istante, per partecipare pienamente a questa festa della santità.

"Torre dei Venti", il blog di Elisabetta Lo Iacono


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