lunedì, marzo 03, 2014
Ali Jannati annuncia la revisione del programma di censura dei social network e dell'accesso ai canali satellitari 

Il ministro della Cultura, Ali Janati: "Non si possono fermare le persone con il pretesto di difendere i valori islamici". "L'Iran non potrà vietare per sempre l'accesso a Internet e conservare le restrizioni imposte al web. Per questo Teheran sta preparando una revisione delle regole di accesso alle rete", ammette il ministro Ali Janati, in uno slancio di apertura dopo l'arrivo del presidente Rohani. E ricorda che nonostante il divieto del 2009, 4 milioni di iraniani sono su Facebook grazie a meccanismi che eludoi filtri di controllo. "Non possiamo limitare la tecnologia con il pretesto di proteggere l'Islam", ha aggiunto.

Inoltre il ministro ha ricordato come "il 71% dei residenti a Teheran hanno parabole satellitari che permettono loro di guardare programmi televisivi stranieri, cosa che è illegale. Questo significa che milioni di persone nella capitale commettono un crimine ogni sera", ha aggiunto affermando che questa situazione è assurda e deve essere cambiata. "Quattro milioni di iraniani" usano Facebook, tra questi ci sono molti i politici che utilizzano il social network americano. Tra gli utenti più noti vi sono il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif e la guida supremam, l'ayatollah Ali Khamenei, che ha anche un account Instagram.

nonostante dal 2009 che l'Iran blocca l'accesso a Twitter, Facebook, YouTube, e ad altri siti Internet. Il blocco iniziò da quando i social network furono utilizzati in modo massiccio dai giovani per organizzare le manifestazioni di protesta contro la rielezione dell'allora presidente Mahmoud Ahmadinejad. Secondo cifre ufficiali, sono almeno 30 milioni gli iraniani che usano Internet.


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