D'Ambrosio fu il punto di riferimento del «pool» che smantellò la Prima Repubblica
E' morto l'ex Procuratore capo di Milano, Gerardo D'Ambrosio. E' stato uno dei magistrati del pool di Mani Pulite negli anni '90. Con lui lavorarono per anni Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo e gli altri pm che guidarono le indagini sulla Tangentopoli della Prima Repubblica. Negli anni '80 si era occupato come sostituto Procuratore del processo sul Banco Ambrosiano, in cui era imputato Roberto Calvi. Nel 1999 divenne Procuratore Capo di Milano. D’Ambrosio ha indagato tra l’altro sul caso Pinelli dopo la strage di Piazza Fontana. A fine carriera scelse di fare un’esperienza in politica come senatore del Pd. E' deceduto nel pomeriggio di domenica dopo che le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate in seguito a una lunga malattia. Era nato a Santa Maria a Vico il 29 novembre del 1930.
Una nota firmata dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati dopo la notizia della morte: «I magistrati della Procura della Repubblica di Milano si uniscono al dolore dei familiari per la scomparsa di Gerardo D’Ambrosio già Procuratore della Repubblica di Milano e ne ricordano con immenso rimpianto le straordinarie qualità professionali e umane»
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi: «La sua probità, il profilo asciutto e rigoroso, lo scrupolo da magistrato e da esponente delle istituzioni parlamentari sono una lezione quotidiana».
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: «Un amico, un grande uomo e uno dei simboli della Magistratura italiana. Un uomo cui la vita aveva concesso una seconda chance e che aveva saputo sfruttarla a beneficio della collettività», continua Pisapia: «Gerardo D’Ambrosio per decenni è stato un punto di riferimento della Magistratura operando sempre con professionalità e senso di giustizia. Il suo impegno è stato decisivo in inchieste che hanno segnato la storia recente di Milano, una competenza che lo ha portato anche a guidare la Procura della Repubblica della nostra città. D’Ambrosio ha poi continuato a servire le Istituzioni con una esperienza parlamentare che lo ha sempre visto impegnato a difesa della Costituzione e della Giustizia»
E' morto l'ex Procuratore capo di Milano, Gerardo D'Ambrosio. E' stato uno dei magistrati del pool di Mani Pulite negli anni '90. Con lui lavorarono per anni Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo e gli altri pm che guidarono le indagini sulla Tangentopoli della Prima Repubblica. Negli anni '80 si era occupato come sostituto Procuratore del processo sul Banco Ambrosiano, in cui era imputato Roberto Calvi. Nel 1999 divenne Procuratore Capo di Milano. D’Ambrosio ha indagato tra l’altro sul caso Pinelli dopo la strage di Piazza Fontana. A fine carriera scelse di fare un’esperienza in politica come senatore del Pd. E' deceduto nel pomeriggio di domenica dopo che le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate in seguito a una lunga malattia. Era nato a Santa Maria a Vico il 29 novembre del 1930.
Una nota firmata dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati dopo la notizia della morte: «I magistrati della Procura della Repubblica di Milano si uniscono al dolore dei familiari per la scomparsa di Gerardo D’Ambrosio già Procuratore della Repubblica di Milano e ne ricordano con immenso rimpianto le straordinarie qualità professionali e umane»
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi: «La sua probità, il profilo asciutto e rigoroso, lo scrupolo da magistrato e da esponente delle istituzioni parlamentari sono una lezione quotidiana».
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: «Un amico, un grande uomo e uno dei simboli della Magistratura italiana. Un uomo cui la vita aveva concesso una seconda chance e che aveva saputo sfruttarla a beneficio della collettività», continua Pisapia: «Gerardo D’Ambrosio per decenni è stato un punto di riferimento della Magistratura operando sempre con professionalità e senso di giustizia. Il suo impegno è stato decisivo in inchieste che hanno segnato la storia recente di Milano, una competenza che lo ha portato anche a guidare la Procura della Repubblica della nostra città. D’Ambrosio ha poi continuato a servire le Istituzioni con una esperienza parlamentare che lo ha sempre visto impegnato a difesa della Costituzione e della Giustizia»
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