Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio di saluto ai partecipanti a un seminario di studi in Tanzania
Vatican Insider - «Il fatto che nel nostro tempo» la figura di Gesù «venga sempre più respinta e diventi inaccessibile a causa di molteplici discussioni e opinioni, per la Chiesa è una preoccupazione che non ci deve dare pace». Lo scrive Benedetto XVI nell'indirizzo di saluto ai 400 partecipanti al Seminario di studi in lingua inglese sul tema «Di dove sei?».La figura e il messaggio di Gesù nella trilogia «Gesù di Nazaret» di Joseph Ratzinger. È il secondo appuntamento in Africa, dopo l'analogo Simposio in lingua francese che ha avuto luogo in Benin lo scorso settembre.
Benedetto XVI confida nel messaggio che, spinto da preoccupazione, ha scritto i suoi libri «nel tentativo di rendere» la figura di Gesù «di nuovo visibile», cercando «di cogliere tutte le possibilità di una vicinanza più profonda a Gesù offerte dall'attuale teologia», sforzandosi «di superare i motivi che si oppongono al nostro avvicinarsi a Lui». Quindi l'auspicio che le giornate di studio di Morogoro «contribuiscano ad annunciare con nuova forza il Vangelo e a guidare gli uomini alle acque della Vita che egli ci apre». Del messaggio fornisce stralci la Radiovaticana.
Vatican Insider - «Il fatto che nel nostro tempo» la figura di Gesù «venga sempre più respinta e diventi inaccessibile a causa di molteplici discussioni e opinioni, per la Chiesa è una preoccupazione che non ci deve dare pace». Lo scrive Benedetto XVI nell'indirizzo di saluto ai 400 partecipanti al Seminario di studi in lingua inglese sul tema «Di dove sei?».La figura e il messaggio di Gesù nella trilogia «Gesù di Nazaret» di Joseph Ratzinger. È il secondo appuntamento in Africa, dopo l'analogo Simposio in lingua francese che ha avuto luogo in Benin lo scorso settembre.
Benedetto XVI confida nel messaggio che, spinto da preoccupazione, ha scritto i suoi libri «nel tentativo di rendere» la figura di Gesù «di nuovo visibile», cercando «di cogliere tutte le possibilità di una vicinanza più profonda a Gesù offerte dall'attuale teologia», sforzandosi «di superare i motivi che si oppongono al nostro avvicinarsi a Lui». Quindi l'auspicio che le giornate di studio di Morogoro «contribuiscano ad annunciare con nuova forza il Vangelo e a guidare gli uomini alle acque della Vita che egli ci apre». Del messaggio fornisce stralci la Radiovaticana.
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