Roberto Formigoni (Ncd) a La Zanzara su Radio 24: “Faremo barricate su preferenze, no a quote rosa umiliazione per le donne”.
“Le quote rosa sono un’umiliazione per le donne, non va bene neppure 60 per cento e 40 per cento. Non le possiamo trattare come panda”.
Così Roberto Formigoni, senatore del Nuovo Centro Destra, a La Zanzara su Radio 24. “Meglio – dice Formigoni – che scelga il popolo sovrano con le preferenze. Noi su questo faremo le barricate, una battaglia all’ultimo sangue sulla singola preferenza. La battaglia non è persa, i Cinque Stelle sono a favore e parte del Pd pure. E’ un fattore che può riavvicinare l’elettore alla politica”
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“Pranzo con Feltri? Spesi 243 euro, ma eravamo in sei”. “Oltre a Feltri c’erano altri direttori di giornali”. “Ai miei ospiti non posso dare pane e salame, abbiamo speso solo 40 euro a testa di catering.
"In tutto eravamo sei. Poco più di quaranta euro a testa”. Continua Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia e senatore del Nuovo Centro Destra, in merito all’indagine della procura di Milano sui rimborsi dei consiglieri regionali della Lombardia nella precedente legislatura. “C’erano – ricorda Formigoni – anche due collaboratori. Eravamo in tutto sei. Sono spese normali di rappresentanza, che venivano fatte con un servizio di catering. Se si presentano i direttori di quotidiani non è che gli puoi dar e un panino con la fettina di salame”. “E comunque – aggiunge l’ex governatore lombardo – non sono indagato in questa vicenda”.
“Dopo 30 anni Boschi ha fatto discorso da applausi su giustizia”. “Sinistra dovrebbe chiedere perdono per come ha usato giustizia contro di noi”
“La Boschi ha fatto per la prima volta dopo 30 anni un discorso giusto, da appalusi, sulla giustizia. In realtà ha letto un sussidiario di quinta elementare, nel codice c’è scritto che un avviso di garanzia non è una condanna. Potevo fare quel discorso uguale e identico anch’io”. “I colleghi del Pd sottosegretari –dice Formigoni – hanno diritto di difendersi e nonostante il caso Gentile non chiederemo le loro dimissioni. Se è per questo anche Renzi ha una condanna in primo grado”. Ma il ministro Boschi è ormai una di voi, chiedono i conduttori?: “Per il discorso sugli indagati potrebbe stare tranquillamente nell’Ncd. La sinistra dovrebbe chiedere perdono e scusa per il modo che ha usato contro di noi accuse inconsistenti”.
Europee - “Se non prendiamo quorum a Europee Ncd si scioglie”. “Forse sarò capolista alle Europee, se prendo meno di 100mila voti è sconfitta”. “Se eletto rimango al Senato, sono già stato a Strasburgo”
“Alle Europee il Nuovo centro Destra aspira alla doppia cifra. Sotto al 6 per cento sarebbe una sconfitta. Se non prendiamo quorum del quattro per cento e non entriamo il partito si scioglie da solo”. A dare questi numeri è Roberto Formigoni, senatore del Nuovo Centro Destra, a La Zanzara su Radio 24. “Forse – dice Formigoni - mi candido come capolista al Nord. Il partito me lo ha chiesto, sto valutando. In Europa ci sono già stato, resterei al Senato. Ma voglio capire quanti voti posso prendere, qual è la mia quotazione. Meno di 100mila preferenze sarebbe una sconfitta”.
“Renzi? Alleanza con Pd può proseguire anche dopo questa legislatura”.
“Renzi è un avversario politico, ma in questo momento è un alleato. E questo prevale su qualsiasi altra considerazione. In futuro può essere che ci sia un altro governo Pd- Ncd, non lo escludo”. “L’alleanza con Berlusconi – dice ancora Formigoni – non è scontata. Il vecchio centrodestra aveva gli stessi slogan, le stesse figure. Per questo siamo andati via”.
MILAN. “Berlusconi passa, il Milan resta”. “Se Berlusconi non vuole più spendere, viva gli arabi”.
“Se Berlusconi non vuole più spendere per il Milan e trova un arabo che ci mette un paio di miliardi, viva l’arabo. Siamo tutti molto grati per quello che ha fatto. Ma Berlusconi passa e il Milan resta”. Lo dice Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, senatore del Nuovo Centro Destra e grande tifoso milanista, a La Zanzara su Radio 24. “ Ora – dice - dobbiamo tornare a vincere. Ci vogliono i fuoriclasse, i crack. Io sono molto concreto come i tifosi. Se vuole spendere ancora Berlusconi tenga la presidenza, altrimenti passi”.
(Radio24)
Così Roberto Formigoni, senatore del Nuovo Centro Destra, a La Zanzara su Radio 24. “Meglio – dice Formigoni – che scelga il popolo sovrano con le preferenze. Noi su questo faremo le barricate, una battaglia all’ultimo sangue sulla singola preferenza. La battaglia non è persa, i Cinque Stelle sono a favore e parte del Pd pure. E’ un fattore che può riavvicinare l’elettore alla politica”
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“Pranzo con Feltri? Spesi 243 euro, ma eravamo in sei”. “Oltre a Feltri c’erano altri direttori di giornali”. “Ai miei ospiti non posso dare pane e salame, abbiamo speso solo 40 euro a testa di catering.
"In tutto eravamo sei. Poco più di quaranta euro a testa”. Continua Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia e senatore del Nuovo Centro Destra, in merito all’indagine della procura di Milano sui rimborsi dei consiglieri regionali della Lombardia nella precedente legislatura. “C’erano – ricorda Formigoni – anche due collaboratori. Eravamo in tutto sei. Sono spese normali di rappresentanza, che venivano fatte con un servizio di catering. Se si presentano i direttori di quotidiani non è che gli puoi dar e un panino con la fettina di salame”. “E comunque – aggiunge l’ex governatore lombardo – non sono indagato in questa vicenda”.
“Dopo 30 anni Boschi ha fatto discorso da applausi su giustizia”. “Sinistra dovrebbe chiedere perdono per come ha usato giustizia contro di noi”
“La Boschi ha fatto per la prima volta dopo 30 anni un discorso giusto, da appalusi, sulla giustizia. In realtà ha letto un sussidiario di quinta elementare, nel codice c’è scritto che un avviso di garanzia non è una condanna. Potevo fare quel discorso uguale e identico anch’io”. “I colleghi del Pd sottosegretari –dice Formigoni – hanno diritto di difendersi e nonostante il caso Gentile non chiederemo le loro dimissioni. Se è per questo anche Renzi ha una condanna in primo grado”. Ma il ministro Boschi è ormai una di voi, chiedono i conduttori?: “Per il discorso sugli indagati potrebbe stare tranquillamente nell’Ncd. La sinistra dovrebbe chiedere perdono e scusa per il modo che ha usato contro di noi accuse inconsistenti”.
Europee - “Se non prendiamo quorum a Europee Ncd si scioglie”. “Forse sarò capolista alle Europee, se prendo meno di 100mila voti è sconfitta”. “Se eletto rimango al Senato, sono già stato a Strasburgo”
“Alle Europee il Nuovo centro Destra aspira alla doppia cifra. Sotto al 6 per cento sarebbe una sconfitta. Se non prendiamo quorum del quattro per cento e non entriamo il partito si scioglie da solo”. A dare questi numeri è Roberto Formigoni, senatore del Nuovo Centro Destra, a La Zanzara su Radio 24. “Forse – dice Formigoni - mi candido come capolista al Nord. Il partito me lo ha chiesto, sto valutando. In Europa ci sono già stato, resterei al Senato. Ma voglio capire quanti voti posso prendere, qual è la mia quotazione. Meno di 100mila preferenze sarebbe una sconfitta”.
“Renzi? Alleanza con Pd può proseguire anche dopo questa legislatura”.
“Renzi è un avversario politico, ma in questo momento è un alleato. E questo prevale su qualsiasi altra considerazione. In futuro può essere che ci sia un altro governo Pd- Ncd, non lo escludo”. “L’alleanza con Berlusconi – dice ancora Formigoni – non è scontata. Il vecchio centrodestra aveva gli stessi slogan, le stesse figure. Per questo siamo andati via”.
MILAN. “Berlusconi passa, il Milan resta”. “Se Berlusconi non vuole più spendere, viva gli arabi”.
“Se Berlusconi non vuole più spendere per il Milan e trova un arabo che ci mette un paio di miliardi, viva l’arabo. Siamo tutti molto grati per quello che ha fatto. Ma Berlusconi passa e il Milan resta”. Lo dice Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, senatore del Nuovo Centro Destra e grande tifoso milanista, a La Zanzara su Radio 24. “ Ora – dice - dobbiamo tornare a vincere. Ci vogliono i fuoriclasse, i crack. Io sono molto concreto come i tifosi. Se vuole spendere ancora Berlusconi tenga la presidenza, altrimenti passi”.
(Radio24)
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