Scuole chiuse, cittadini barricati fra le mura domestiche, migliaia di persone con problemi respiratori. Dietro le centinaia di roghi gli interessi di contadini e imprese senza scrupoli. Il presidente Yudhoyono contro le amministrazioni locali. Appelli alla preghiera per la fine dell'emergenza.
Jakarta (AsiaNews) - Scuole chiuse, cittadini invitati a restare all'interno delle proprie abitazioni e azionare i condizionatori, almeno 51mila persone alle prese con gravi problemi respiratori a causa delle pessime condizioni dell'aria. Nella provincia di Riau (isola di Sumatra, un'area ricca di petrolio e combustibili) è ormai allarme ambientale, causato da una spessa coltre di smog e fumo che ha determinato la chiusura dei principali aeroporti. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono e il suo staff hanno raggiunto Pekanbaru, capoluogo della provincia,
per monitorare da vicino la situazione e per cercare di placare le ire di migliaia di cittadini inferociti.
A richiamare l'attenzione del capo di Stato la denuncia di un bambino delle scuole elementari, che ha pubblicato sui principali social network un drammatico racconto della situazione. Alla base dell'emergenza vi è la pratica diffusa di moltissimi agricoltori e imprenditori senza scrupoli, che incendiano vaste porzioni di terreno per ricavarne superficie coltivabile. Vi sono poi vicende di corruzione e malaffare, che coinvolgono grandi aziende agricole e autorità locali, indifferenti se non addirittura conniventi rispetto agli abusi commessi.
L'emergenza sanitaria e ambientale a Riau ha raggiunto proporzioni allarmanti, tanto da spingere il presidente Yudhoyono - infuriato con le amministrazioni locali per la gestione della crisi - a precipitarsi nell'area. Una scelta dai risvolti politici ed elettorali, per l'approssimarsi del voto di aprile in cui si rinnova il Parlamento e di luglio, per la scelta del suo successore. La mossa di puro "marketing politico" adottata dal presidente ha determinato al contempo il dislocamento di centinaia di agenti di polizia e militari per fronteggiare l'emergenza.
L'allerta smog preoccupa anche altre nazioni dell'area, in particolare Malaysia e Singapore che si uniscono alle proteste di migliaia di cittadini indonesiani esasperati dalla situazione. Da più parti si sollevano appelli e inviti a "Pregare per Riau". Focolai di incendi sono visibili in molti punti dell'arcipelago indonesiano: 243 nella sola provincia di Riau, 74 nella provincia di North Sumatra, 40 a West Sumatra e 75 nella provincia di Aceh.
I livelli di inquinamento hanno toccato quota 449 del Pollutant Standard Index, un valore "particolarmente nocivo" per l'uomo. La chiusura delle scuole preoccupa gli studenti, alle prese con gli esami di maturità. Ad aggravare una situazione già critica, la perdurante siccità dovuta alla stagione secca; a nulla sono valsi finora gli interventi delle squadre antincendio, che nelle prossime ore potrebbero "bombardare" i roghi dall'alto con aerei ed elicotteri.
Jakarta (AsiaNews) - Scuole chiuse, cittadini invitati a restare all'interno delle proprie abitazioni e azionare i condizionatori, almeno 51mila persone alle prese con gravi problemi respiratori a causa delle pessime condizioni dell'aria. Nella provincia di Riau (isola di Sumatra, un'area ricca di petrolio e combustibili) è ormai allarme ambientale, causato da una spessa coltre di smog e fumo che ha determinato la chiusura dei principali aeroporti. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono e il suo staff hanno raggiunto Pekanbaru, capoluogo della provincia,
per monitorare da vicino la situazione e per cercare di placare le ire di migliaia di cittadini inferociti.
A richiamare l'attenzione del capo di Stato la denuncia di un bambino delle scuole elementari, che ha pubblicato sui principali social network un drammatico racconto della situazione. Alla base dell'emergenza vi è la pratica diffusa di moltissimi agricoltori e imprenditori senza scrupoli, che incendiano vaste porzioni di terreno per ricavarne superficie coltivabile. Vi sono poi vicende di corruzione e malaffare, che coinvolgono grandi aziende agricole e autorità locali, indifferenti se non addirittura conniventi rispetto agli abusi commessi.
L'emergenza sanitaria e ambientale a Riau ha raggiunto proporzioni allarmanti, tanto da spingere il presidente Yudhoyono - infuriato con le amministrazioni locali per la gestione della crisi - a precipitarsi nell'area. Una scelta dai risvolti politici ed elettorali, per l'approssimarsi del voto di aprile in cui si rinnova il Parlamento e di luglio, per la scelta del suo successore. La mossa di puro "marketing politico" adottata dal presidente ha determinato al contempo il dislocamento di centinaia di agenti di polizia e militari per fronteggiare l'emergenza.
L'allerta smog preoccupa anche altre nazioni dell'area, in particolare Malaysia e Singapore che si uniscono alle proteste di migliaia di cittadini indonesiani esasperati dalla situazione. Da più parti si sollevano appelli e inviti a "Pregare per Riau". Focolai di incendi sono visibili in molti punti dell'arcipelago indonesiano: 243 nella sola provincia di Riau, 74 nella provincia di North Sumatra, 40 a West Sumatra e 75 nella provincia di Aceh.
I livelli di inquinamento hanno toccato quota 449 del Pollutant Standard Index, un valore "particolarmente nocivo" per l'uomo. La chiusura delle scuole preoccupa gli studenti, alle prese con gli esami di maturità. Ad aggravare una situazione già critica, la perdurante siccità dovuta alla stagione secca; a nulla sono valsi finora gli interventi delle squadre antincendio, che nelle prossime ore potrebbero "bombardare" i roghi dall'alto con aerei ed elicotteri.
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