mercoledì, marzo 12, 2014
L’Unione europea e il G7 annunciano a breve una dichiarazione forte sulla crisi ucraina, mentre alla Casa Bianca è atteso per oggi il primo ministro ucraino ad interim Arseni Yatseniouk. Il servizio di Gabriella Ceraso: ascolta  

Radio Vaticana - Interrompere ogni sforzo per annettersi la Repubblica autonoma di Crimea. Questo il cuore della dichiarazione che dovrebbe arrivare a breve a firma dell’Unione europea e del G7. Ad annunciarlo il presidente della Commissione Ue Barroso in un messaggio su Twitter. "Ogni tentativo di legittimare il referendum”- spiega Barroso che prende parte al dibattito sull'Ucraina in corso al Parlamento europeo- ”e' contrario alla Costituzione e quindi illegale". Poi, rivolto alla Russia, ribadisce, che non c’è bisogno di nuove guerre fredde e che la relazione europea con i vicini dell'est non vuole essere esclusiva: “non chiediamo di voltare le spalle alla Russia" spiega “ma Mosca deve accettare l'idea che i Paesi decidano da soli le loro relazioni”. Parole forti e inequivocabili nel giorno in cui la Casa Bianca accoglie il premier Iatseniouk ribadendo il proprio sostegno al governo provvisorio di Kiev. Già ieri il Congresso americano aveva condannato la violazione territoriale russa in Ucraina chiedendo sanzioni economiche e commerciali anche contro le banche e le organizzazioni statali russe.

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