Nuove manovre con l’uso di veri proiettili da parte dell’esercito del Nord presso il disputato confine con il Sud ha rialzato oggi la tensione nella Penisola coreana. Seul ha avvertito che la risposta nel caso in cui anche un solo proiettile cadesse entro i suoi confini sarebbe “forte” e “immediata”.
Misna - Pyongyang aveva preavvertito il vicino delle manovre iniziate alle 14 ora locale, le 7 del mattino in Italia, tuttavia il rischio che un errore o una provocazione possa portare a un incidente è alto. Il 31 marzo simili esercitazioni portarono i due paesi a scambiarsi centinaia di colpi di cannone, mortaio e razzi nelle rispettive acque territoriali a cavallo di una linea di demarcazione che il Nord non ha mai riconosciuto e in una situazione formale di belligeranza mai conclusa dalla fine del conflitto del 1950-53.
Secondo fondi ufficiali sudcoreane, aerei da combattimento sono in volo per monitorare le operazioni, allertata la flotta peschereccia nelle aree interessate dalle esercitazioni, mentre agli abitanti delle isole di Yeonpyeong e Baengnyeong è stato suggerito di abbandonare la proprie abitazioni e recarsi nei rifugi. Le manovre hanno avuto finora come obiettivo bersagli al largo della costa, tuttavia si collocano in giornate in cui l’attenzione è nuovamente concentrata sui siti in cui viene sviluppata la tecnologia nucleare. I rilevamenti satellitari danno per possibile un nuovo test atomico, l’ultimo nel febbraio 2012, che porterebbe a una nuova potenziale crisi, con nuove iniziative internazionali di censura del regime nordcoreano e nuove sanzioni.
Misna - Pyongyang aveva preavvertito il vicino delle manovre iniziate alle 14 ora locale, le 7 del mattino in Italia, tuttavia il rischio che un errore o una provocazione possa portare a un incidente è alto. Il 31 marzo simili esercitazioni portarono i due paesi a scambiarsi centinaia di colpi di cannone, mortaio e razzi nelle rispettive acque territoriali a cavallo di una linea di demarcazione che il Nord non ha mai riconosciuto e in una situazione formale di belligeranza mai conclusa dalla fine del conflitto del 1950-53.
Secondo fondi ufficiali sudcoreane, aerei da combattimento sono in volo per monitorare le operazioni, allertata la flotta peschereccia nelle aree interessate dalle esercitazioni, mentre agli abitanti delle isole di Yeonpyeong e Baengnyeong è stato suggerito di abbandonare la proprie abitazioni e recarsi nei rifugi. Le manovre hanno avuto finora come obiettivo bersagli al largo della costa, tuttavia si collocano in giornate in cui l’attenzione è nuovamente concentrata sui siti in cui viene sviluppata la tecnologia nucleare. I rilevamenti satellitari danno per possibile un nuovo test atomico, l’ultimo nel febbraio 2012, che porterebbe a una nuova potenziale crisi, con nuove iniziative internazionali di censura del regime nordcoreano e nuove sanzioni.
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