mercoledì, aprile 16, 2014
Ucraina. Il governo centrale ha iniziato la cosiddetta “operazione anti-terrorismo” nelle regioni russofone.

Radio Vaticana - Il presidente Putin ha chiesto alle Nazioni Unite la condanna dell’azione. Successivamente ha parlato per telefono con la cancelliera tedesca Merkel del vertice a Quattro (Russia, Ucraina, Usa ed Ue) di domani a Ginevra, mentre per oggi, alle 22 ora italiana, è prevista una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Gli Stati Uniti difendono, invece, Kiev e la Gran Bretagna accusa Mosca di aver provocato l’escalation. Giuseppe D'Amato: ascolta

Kiev ha creato un caposaldo ad Izum, a 130 chilometri a sud di Kharkov, con una decina di autoblindo e circa 500 uomini della Guardia nazionale. Contemporaneamente ha occupato l’aerodromo di Kramatorsk. Fonti indipendenti in loco affermano che non vi sarebbero stati morti, ma solo due feriti. La popolazione locale ha poi circondato i militari fedeli a Kiev, invitandoli a tornarsene indietro. A Slavjansk, uno degli epicentri della protesta, è tutto tranquillo, ci riferisce un abitante. In città sono comparsi gruppi paramilitari, armati di tutto punto, con anche razzi anti-carro. Alla periferia sono presenti delle autoblindo ucraine. La guerra di informazione rende complicato l’accertamento dei fatti. Parlando al telefono con la cancelliera Merkel, il presidente Putin ha sottolineato che l’azione di Kiev pone il “Paese sull’orlo della guerra civile”. A Ginevra domani, hanno evidenziato i due leader, si ha la possibilità di fermare questa escalation. “Il governo ucraino – sostiene la Casa Bianca – ha la responsabilità di riportare l’ordine. Alle provocazioni in Ucraina orientale urge risposta”.


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