Vi sarebbe acqua liquida all'interno di Encelado. L'oceano sarebbe profondo 10 km e potrebbero trovarsi condizioni prebiotiche.
New York (WSI) - Un oceano di acqua liquida, potenzialmente capace di ospitare la vita, sotto la superficie ghiacciata di Encelado, una delle lune di Saturno: della sua esistenza parlano i dati analizzati dagli scienziati italiani della Sapienza guidati da Luciano Iess e da colleghi statunitensi tramite gli strumenti di Cassini, la sonda che orbita attorno a Saturno dal 2004. L'oceano nell'emisfero sud di Encelado sarebbe profondo 10 chilometri e si troverebbe sotto un altro oceano di ghiaccio, di spessore di 30 o 40 chilometri. L'acqua poggia sul fondale di rocce e sarebbe mantenuta liquida dal movimento delle maree dipendente dalla rotazione di Encelado attorno a Saturno.
La scoperta pubblicata su Science è coordinata dall'Italia, con il gruppo di Luciano Iess e finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Per Iess, il contatto fra l'acqua e le rocce silicatiche "rendono l'ambiente favorevole a reazioni chimiche ricche e complesse che di fronte a una fonte di energia potrebbero creare condizioni prebiotiche" ovvero favorevoli allo sviluppo della vita.
Encelado è una piccola luna, appena 500 chilometri di diametro. Si unisce a Europa, luna di Giove, che pure possiede un oceano chiuso dai ghiacci. Nessuno sapeva che ci fosse acqua liquida su Encelado fino al 2005 quando Cassini mandò immagini di geyser che spruzzavano vapore e ghiaccio dalle fessure sulla superficie ghiacciata, ma il vapore avrebbe potuto derivare dallo scioglimento superficiale del ghiaccio e non da un corpo di liquido sottostante. La conferma che l'oceano esiste viene dai misuramenti geofisici della struttura interna della luna durante successivi passaggi di Cassini, collegati a variazioni della velocità della sonda date da mutamenti del campo gravitazionale.
Cassini dovrebbe volare altre due volte vicino a Encelado prima della fine della missione nel 2017 e fornire altre immagini e altri dati radar che potrebbero darci altri indizi sulla struttura interna del pianeta. Intanto, la scoperta è incoraggiante per gli scienziati che vorrebbero fondi dalla Nasa o dall'Esa per un'altra missione di studio di Encelado. Per ora non ne sono previste mentre entrambe le agenzie spaziali prevedono missioni verso Europa. (TM News)
New York (WSI) - Un oceano di acqua liquida, potenzialmente capace di ospitare la vita, sotto la superficie ghiacciata di Encelado, una delle lune di Saturno: della sua esistenza parlano i dati analizzati dagli scienziati italiani della Sapienza guidati da Luciano Iess e da colleghi statunitensi tramite gli strumenti di Cassini, la sonda che orbita attorno a Saturno dal 2004. L'oceano nell'emisfero sud di Encelado sarebbe profondo 10 chilometri e si troverebbe sotto un altro oceano di ghiaccio, di spessore di 30 o 40 chilometri. L'acqua poggia sul fondale di rocce e sarebbe mantenuta liquida dal movimento delle maree dipendente dalla rotazione di Encelado attorno a Saturno.
La scoperta pubblicata su Science è coordinata dall'Italia, con il gruppo di Luciano Iess e finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Per Iess, il contatto fra l'acqua e le rocce silicatiche "rendono l'ambiente favorevole a reazioni chimiche ricche e complesse che di fronte a una fonte di energia potrebbero creare condizioni prebiotiche" ovvero favorevoli allo sviluppo della vita.
Encelado è una piccola luna, appena 500 chilometri di diametro. Si unisce a Europa, luna di Giove, che pure possiede un oceano chiuso dai ghiacci. Nessuno sapeva che ci fosse acqua liquida su Encelado fino al 2005 quando Cassini mandò immagini di geyser che spruzzavano vapore e ghiaccio dalle fessure sulla superficie ghiacciata, ma il vapore avrebbe potuto derivare dallo scioglimento superficiale del ghiaccio e non da un corpo di liquido sottostante. La conferma che l'oceano esiste viene dai misuramenti geofisici della struttura interna della luna durante successivi passaggi di Cassini, collegati a variazioni della velocità della sonda date da mutamenti del campo gravitazionale.
Cassini dovrebbe volare altre due volte vicino a Encelado prima della fine della missione nel 2017 e fornire altre immagini e altri dati radar che potrebbero darci altri indizi sulla struttura interna del pianeta. Intanto, la scoperta è incoraggiante per gli scienziati che vorrebbero fondi dalla Nasa o dall'Esa per un'altra missione di studio di Encelado. Per ora non ne sono previste mentre entrambe le agenzie spaziali prevedono missioni verso Europa. (TM News)
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.