venerdì, aprile 25, 2014

Prima seria manifestazione di disagio per la politica liberista del primo ministro Tony Abbott, i pensionati sono in agitazione in questi giorni, con proteste anche pubblica.

Misna - Contravvenendo alle promesse elettorali in vista del voto dello scorso settembre, di mantenere i 40 miliardi di dollari australiani in bilancio per gli anziani, il responsabile del Tesoro, Joe Hockey ha infatti confermato che il rallentamento dell’economia e la minori entrate costringeranno il governo ad agire anche riguardo alle pensioni o alle iniziative di assistenza per i meno giovani.

Tra i provvedimenti anticipati da una commissione incaricata di valutare possibili interventi per ridurre le spese governative, possibile anche l’innalzamento dell’età pensionabile per tutti a 70 anni.

Una situazione che, secondo recenti sondaggi, vede contrari il 70% dei cittadini, inclusa la possibilità di includere a prima casa tra i parametri utili a definire i benefici pensionistici.

Una percentuale che sale all’82% degli australiani, considerando la fascia di età tra 55 e 64 anni.

Prospettive nuove e potenzialmente negative, quindi, per una popolazione in rapido invecchiamento.

I dati ufficiali, infatti indicano che entro il 2050 il numero degli anziani è destinato a quadruplicarsi, rendendo già il bilancio attuale, anche se superiore a quello della difesa, dell’Istruzione e della Sanità, del tutto inadeguato, con la necessità, insieme a eventuali tagli, di porre un peso supplementare sull’assistenza sociale, riducendo altri interventi.


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