venerdì, aprile 25, 2014
Accolto il ricorso della difesa dei manager imputati. Si terrà un nuovo processo d'appello a Torino. Le urla indignate dei parenti delle vittime: 'Vergogna, vergogna' alla pronuncia della sentenza. 

Hanno sfogato la rabbia gridando e piangendo, alcuni familiari delle vittime del rogo della Thyssenkrupp, dopo aver ascoltato la sentenza della Cassazione, letta dal presidente Giorgio Santacroce, che ha disposto un nuovo processo d'appello-bis a Torino per rideterminare, probabilmente al ribasso, le pene agli imputati. La Corte, infatti, ha annullato, senza rinvio, la prima sentenza d'appello "limitatamente alla ritenuta esistenza" di una delle circostanze aggravanti contestate agli imputati. "Sono codardi - ha urlato una signora, madre di uno degli operai morti, di fronte all'aula magna della Suprema Corte a Roma- non hanno avuto il coraggio di emettere una sentenza, dire qual è la verità".

Bisognerà attendere le motivazioni, che per legge vanno depositate entro 90 giorni, per chiarire tutti i punti della decisione dei supremi giudici.

"Avete scelto di non decidere in modo che questi vigliacchi non vadano in carcere", ha inveito una delle parenti delle vittime fuori dall'aula magna del Palazzaccio.

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