Ancora una volta i membri di Anonymous hanno scelto la notte per colpire.
Greenreport - Dopo l’attacco che nei giorni scorsi i membri del gruppo hanno rivolto al sito della toscana Asa spa con l’intenzione di colpire indirettamente il rigassificatore Olt ancorato al largo della costa tra Livorno e Pisa, gli hacker hanno continuato la loro #operationgreenrights mettendo l’acciaieria Ilva di Taranto nel mirino. In attesa di approfondimenti, pubblichiamo qui di seguito la nota che i membri di Anonymous hanno inviato alla nostra redazione, rivendicando l’attacco: i colpevoli hanno avvelenato le coscienze e i corpi di chi è stato costretto a vivere per lavorare; hanno tarpato le ali a settori occupazionali che avrebbero altrimenti trovato una rigogliosa espansione; hanno obbligato gli abitanti di un’ intera città a respirare la tossicità dell’accumulazione del Capitale sprezzante dei Diritti Umani.
Siamo vicini alle famiglie di chi si è spento, avvelenato dalla sete incondizionata di vili profittatori. Siamo vicini a chi ancora lotta per sopravvivere e trascina ogni giorno la sua malattia, messo spalle al muro da uno Stato che copre la sua sporca coscienza con miseri indennizzi, e dietro le quinte stringe loschi accordi con i padroni. Disprezziamo l’operato di chi, con i propri tentacoli, ha elargito ricatti lavorativi e seminato menzogne cavalcando accordi e deroghe in barba alle leggi sulle emissioni: lucrare sulla pelle dei Cittadini, trincerandosi dietro protocolli d’intesa e burocrazia, è una forma di criminalità legalizzata.
We are Anonymous We are Legion We do not Forgive We do not Forget Expect Us
Greenreport - Dopo l’attacco che nei giorni scorsi i membri del gruppo hanno rivolto al sito della toscana Asa spa con l’intenzione di colpire indirettamente il rigassificatore Olt ancorato al largo della costa tra Livorno e Pisa, gli hacker hanno continuato la loro #operationgreenrights mettendo l’acciaieria Ilva di Taranto nel mirino. In attesa di approfondimenti, pubblichiamo qui di seguito la nota che i membri di Anonymous hanno inviato alla nostra redazione, rivendicando l’attacco: i colpevoli hanno avvelenato le coscienze e i corpi di chi è stato costretto a vivere per lavorare; hanno tarpato le ali a settori occupazionali che avrebbero altrimenti trovato una rigogliosa espansione; hanno obbligato gli abitanti di un’ intera città a respirare la tossicità dell’accumulazione del Capitale sprezzante dei Diritti Umani.
Siamo vicini alle famiglie di chi si è spento, avvelenato dalla sete incondizionata di vili profittatori. Siamo vicini a chi ancora lotta per sopravvivere e trascina ogni giorno la sua malattia, messo spalle al muro da uno Stato che copre la sua sporca coscienza con miseri indennizzi, e dietro le quinte stringe loschi accordi con i padroni. Disprezziamo l’operato di chi, con i propri tentacoli, ha elargito ricatti lavorativi e seminato menzogne cavalcando accordi e deroghe in barba alle leggi sulle emissioni: lucrare sulla pelle dei Cittadini, trincerandosi dietro protocolli d’intesa e burocrazia, è una forma di criminalità legalizzata.
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