Per conoscere Gesù non basta lo studio, non bastano le idee, ma bisogna pregarlo con il cuore, celebrarlo e imitarlo: così il Papa nella Messa presieduta a Santa Marta. Papa Francesco ha invitato di nuovo a leggere il Vangelo, che a volte – ha detto - è pieno di polvere perché non viene mai aperto. Il servizio di Sergio Centofanti:
Radio Vaticana - Commentando l’affermazione di Gesù “Io sono la via, la verità e la vita”, il Papa osserva che “la conoscenza di Gesù è il lavoro più importante della nostra vita”. Ma si chiede: “come possiamo conoscere Gesù? Qualcuno dirà: ‘Studiando, padre. Si deve studiare tanto!’. Quello è vero! Dobbiamo studiare il catechismo, è vero”, ma lo studio da solo non basta per conoscere Gesù: “Alcuni – ha affermato - hanno questa fantasia che con le idee, solo le idee ci porteranno alla conoscenza di Gesù. Anche fra i primi cristiani alcuni pensavano così”. E alla fine restavano intrappolati nei loro pensieri:
“Le idee sole non danno vita e chi va per questa strada di sole idee finisce in un labirinto e non esce più! E’ per questo che dall’inizio della Chiesa ci sono le eresie. Le eresie sono questo: cercare di capire con le nostre menti e con la nostra luce soltanto chi è Gesù. Un grande scrittore inglese diceva che l’eresia è una idea diventata pazza. E’ così! Quando le idee sono sole diventano pazze… Quello non è il cammino!”.
Per conoscere Gesù – afferma il Papa - occorre aprire tre porte:
“Prima porta: pregare Gesù. Sappiate che lo studio senza preghiera non serve. Pregare Gesù per meglio conoscerlo. I grandi teologi fanno teologia in ginocchio. Pregare Gesù! E con lo studio, con la preghiera ci avviciniamo un po’… Ma senza preghiera mai conosceremo Gesù. Mai! Mai! Seconda porta: celebrare Gesù. Non basta la preghiera, è necessaria la gioia della celebrazione. Celebrare Gesù nei suoi Sacramenti, perché lì ci dà la vita, ci dà la forza, ci dà il pasto, ci dà il conforto, ci dà l’alleanza, ci dà la missione. Senza la celebrazione dei Sacramenti, non arriviamo a conoscere Gesù. Questo è proprio della Chiesa: la celebrazione. Terza porta: imitare Gesù. Prendere il Vangelo: cosa ha fatto Lui, come era la sua vita, cosa ci ha detto, cosa ci ha insegnato e cercare di imitarlo”.
“Entrare per queste tre porte” – ha detto il Papa - significa “entrare nel mistero di Gesù”. Solo “se siamo capaci di entrare nel suo mistero” possiamo conoscere Gesù”. Ma non bisogna “avere paura” di “entrare nel mistero di Gesù. Questo significa pregare, celebrare e imitare. E così troveremo la via per andare alla verità e alla vita”:
“Possiamo oggi, durante la giornata, pensare a come va la porta della preghiera nella mia vita: ma la preghiera dal cuore, non è quella del pappagallo! Quella del cuore, come va? Come va la celebrazione cristiana nella mia vita? E come va l’imitazione di Gesù nella mia vita? Come deve imitarlo? Davvero non ti ricordi! Perché il Libro del Vangelo è pieno di polvere, perché mai si apre! Prendi il Libro del Vangelo, aprilo e troverai come imitare Gesù! Pensiamo a queste tre porte come stanno nella nostra vita e ci farà bene a tutti”.
Radio Vaticana - Commentando l’affermazione di Gesù “Io sono la via, la verità e la vita”, il Papa osserva che “la conoscenza di Gesù è il lavoro più importante della nostra vita”. Ma si chiede: “come possiamo conoscere Gesù? Qualcuno dirà: ‘Studiando, padre. Si deve studiare tanto!’. Quello è vero! Dobbiamo studiare il catechismo, è vero”, ma lo studio da solo non basta per conoscere Gesù: “Alcuni – ha affermato - hanno questa fantasia che con le idee, solo le idee ci porteranno alla conoscenza di Gesù. Anche fra i primi cristiani alcuni pensavano così”. E alla fine restavano intrappolati nei loro pensieri:
“Le idee sole non danno vita e chi va per questa strada di sole idee finisce in un labirinto e non esce più! E’ per questo che dall’inizio della Chiesa ci sono le eresie. Le eresie sono questo: cercare di capire con le nostre menti e con la nostra luce soltanto chi è Gesù. Un grande scrittore inglese diceva che l’eresia è una idea diventata pazza. E’ così! Quando le idee sono sole diventano pazze… Quello non è il cammino!”.
Per conoscere Gesù – afferma il Papa - occorre aprire tre porte:
“Prima porta: pregare Gesù. Sappiate che lo studio senza preghiera non serve. Pregare Gesù per meglio conoscerlo. I grandi teologi fanno teologia in ginocchio. Pregare Gesù! E con lo studio, con la preghiera ci avviciniamo un po’… Ma senza preghiera mai conosceremo Gesù. Mai! Mai! Seconda porta: celebrare Gesù. Non basta la preghiera, è necessaria la gioia della celebrazione. Celebrare Gesù nei suoi Sacramenti, perché lì ci dà la vita, ci dà la forza, ci dà il pasto, ci dà il conforto, ci dà l’alleanza, ci dà la missione. Senza la celebrazione dei Sacramenti, non arriviamo a conoscere Gesù. Questo è proprio della Chiesa: la celebrazione. Terza porta: imitare Gesù. Prendere il Vangelo: cosa ha fatto Lui, come era la sua vita, cosa ci ha detto, cosa ci ha insegnato e cercare di imitarlo”.
“Entrare per queste tre porte” – ha detto il Papa - significa “entrare nel mistero di Gesù”. Solo “se siamo capaci di entrare nel suo mistero” possiamo conoscere Gesù”. Ma non bisogna “avere paura” di “entrare nel mistero di Gesù. Questo significa pregare, celebrare e imitare. E così troveremo la via per andare alla verità e alla vita”:
“Possiamo oggi, durante la giornata, pensare a come va la porta della preghiera nella mia vita: ma la preghiera dal cuore, non è quella del pappagallo! Quella del cuore, come va? Come va la celebrazione cristiana nella mia vita? E come va l’imitazione di Gesù nella mia vita? Come deve imitarlo? Davvero non ti ricordi! Perché il Libro del Vangelo è pieno di polvere, perché mai si apre! Prendi il Libro del Vangelo, aprilo e troverai come imitare Gesù! Pensiamo a queste tre porte come stanno nella nostra vita e ci farà bene a tutti”.
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