L'accordo sul nucleare iraniano rimane ancora possibile, nonostante le divergenze emerse a Vienna la scorsa settimana. E' il commento del ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif, dopo la riunione del suo gruppo con i 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) conclusasi lo scorso 17 maggio senza molti risultati.
Teheran (AsiaNews) -Da anni la comunità internazionale sospetta che il programma nucleare iraniano abbia fini bellici, mentre Teheran continua a rivendicare uno scopo pacifico e il diritto a sviluppare tale tecnologia. Con i colloqui, ormai al quarto round, i 5+1 vogliono ridurre le attività nucleari iraniane, precisando il numero e il tipo di centrifughe da usare per l'arricchimento dell'uranio.
Teheran spera che da questi dialoghi vengano cancellate le sanzioni poste da Onu, Usa e Unione europea che stanno prostrando l'economia e la popolazione. Al momento, la disponibilità di Teheran ai colloqui ha portato a un alleggerimento delle sanzioni che durerà fino al 20 luglio.
Zarif ha detto che egli spera che "Non si venga a mancare questa occasione, come è avvenuto nel 2005", quando è saltato un accordo sul nucleare.
Fra i maggiori nemici di un possibile accordo vi è lo Stato di Israele e una parte del mondo politico Usa, insieme alle fronde più radicali del parlamento iraniano.
Il vice-ministro iraniano degli esteri, Abbas Araghchi, ha dichiarato che il prossimo round dei colloqui avverrà a Vienna fra il 16 e il 20 giugno.
Teheran (AsiaNews) -Da anni la comunità internazionale sospetta che il programma nucleare iraniano abbia fini bellici, mentre Teheran continua a rivendicare uno scopo pacifico e il diritto a sviluppare tale tecnologia. Con i colloqui, ormai al quarto round, i 5+1 vogliono ridurre le attività nucleari iraniane, precisando il numero e il tipo di centrifughe da usare per l'arricchimento dell'uranio.
Teheran spera che da questi dialoghi vengano cancellate le sanzioni poste da Onu, Usa e Unione europea che stanno prostrando l'economia e la popolazione. Al momento, la disponibilità di Teheran ai colloqui ha portato a un alleggerimento delle sanzioni che durerà fino al 20 luglio.
Zarif ha detto che egli spera che "Non si venga a mancare questa occasione, come è avvenuto nel 2005", quando è saltato un accordo sul nucleare.
Fra i maggiori nemici di un possibile accordo vi è lo Stato di Israele e una parte del mondo politico Usa, insieme alle fronde più radicali del parlamento iraniano.
Il vice-ministro iraniano degli esteri, Abbas Araghchi, ha dichiarato che il prossimo round dei colloqui avverrà a Vienna fra il 16 e il 20 giugno.
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