mercoledì, maggio 14, 2014
Dopo le dimissioni di Kofi Annan, anche Lakdar Brahimi rinuncia all'incarico di inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria. 

Lo ha annunciato il segretario generale del Palazzo di vetro, Ban Ki-moon. Brahimi, che aveva ricevuto il mandato anche dalla Lega Araba, lascerà l'incarico il 21 maggio. L'ex-ministro degli Esteri algerino, rimasto in carica per 20 mesi, con le sue dimissioni conferma l'assenza di una qualsiasi prospettiva di soluzione della crisi siriana, dopo oltre 3 anni e 160mila morti.

Lakhdar Brahimi commenta la sua decisione di lasciare: "Sono molto triste di lasciare il mio incarico e la Siria in uno stato così terribile, ma sono sicuro che il segretario generale Ban Ki-moon continuerà a fare tutto ciò che è umanamente possibile per porre fine a questa crisi". E aggiunge: "La crisi finirà, la vera domanda è quanti morti ci dovranno essere ancora prima che la Siria diventi una nuova Siria".

Il rammarico del segretario generale Ban ki-Moon che ha sottolineato di apprezzare grandemente l'operato di Brahimi: "E' con grande dispiacere che accetto le sue dimissioni". Ha aggiunto Ban che ha bisogno di tempo per decidere chi sara' il successore del diplomatico algerino. Per Ban, Brahimi ha affrontato impossibili difficolta', con una nazione e una regione divise "senza speranza" nell'approccio su come porre fine al conflitto.

Ban ki-Moon ha evidenziato il problema della divisione della comunita' internazionale, che ha portato al fallimento dell'operato di due mediatori come Brahimi e l'ex segretario generale Onu Kofi Annan.


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