sabato, maggio 17, 2014
Sono ore accesissime per la campagna elettorale delle Europee. Grillo promette un processo pubblico per i politici, Renzi dice no al reddito di cittadinanza ma afferma che darà più lavoro, e Berlusconi parla di una nuova marcia su Roma. Giampiero Guadagni  

Radio Vaticana - Si avvicina il voto europeo e amministrativo del 25 maggio e la sfida Renzi, Grillo, Berlusconi si fa sempre più accesa. Dall’Emilia, il premier sottolinea: se ce la fa il Governo, ce la fa l'Italia: messaggio diretto a quelli che Renzi chiama gufi e disfattisti: primo destinatario Beppe Grillo. E sulle riforme, il presidente del Consiglio ribadisce: non mollo di mezzo centimetro. Parole, queste, rivolte invece soprattutto a Berlusconi, che definisce inaccettabile la riforma del Senato e accusa Renzi di essere a capo di un governo di sinistra. E il leader di Forza Italia sfida anche Grillo sull’esito del voto europeo. Ma da Torino Grillo, si dice convinto della vittoria 5 Stelle e in un comizio attacca a tutto campo e senza freni, con insulti ad Angela Merkel e Shultz. Senza il nostro Movimento oggi ci sarebbero i nazisti, aggiunge Grillo che invita la polizia a non proteggere più i politici.

Mentre Renzi propone: come si fa il daspo ai tifosi per tenerli lontani dagli stadi, così va fatto il daspo ai politici che prendono le tangenti. Ai tangentisti, assicura il premier, non lasceremo in mano l’Expo 2015.


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