domenica, maggio 04, 2014
E' successo nei pressi dello stadio. Una decina i tifosi rimasti feriti, due sono stati ricoverati in codice rosso. 

Per la Questura: "non sarebbero stati scontri tra i tifosi ma si tratterebbero di incidenti occasionali". Un supporter napoletano, ferito a colpi d'arma da fuoco, è gravissimo. Partita iniziata in ritardo in un clima surreale. La partita è poi iniziata con 45 minuti di ritardo in un clima surreale. Il commento del presidente del Senato, Pietro Grasso, all'arrivo allo stadio Olimpico: "Una partita di calcio non si può trasformare in una guerra tra bande con episodi di violenza". La tensione era già alta nel tardo pomeriggio, quando sono cominciati gli scontri tra i supporters delle due squadre, cui avrebbero partecipato anche ultras della Roma, e tra questi e le forze dell'ordine.

Tafferugli tra i gruppi di sostenitori si sono verificati in altre zone vicino all'Olimpico. Anche nello stadio, poi, ci sono stati lanci di petardi e bombe carta.
"Genny 'a carogna" - Si chiama Gennaro De Tommaso, ma nell'ambiente del tifo partenopeo molti lo conoscono come 'Genny 'a carogna'. E' il capo ultra' del Napoli che ha mediato con dirigenti e forze dell'ordine. Secondo quanto si apprende da fonti investigative De Tommaso sarebbe figlio di Ciro De Tommaso, ritenuto affiliato al clan camorristico del Rione Sanità dei Misso.

Vince il Napoli 3-1, Fiorentina ko. 

Il Direttore del TG de LA7, Enrico Mentana, commenta così sulla sua pagina Facebook: "Quindi, ricapitoliamo: dopo una vera e propria sparatoria fuori dallo stadio, la finale di Coppa Italia si è giocata solo dopo che le autorità di sicurezza sono andate a chiedere l'ok - sotto gli occhi di sessantamila persone - a tale Genny 'a carogna, capo degli ultras del Napoli, che indossava una maglietta con la scritta "Speziale libero". Speziale è l'ultras del Catania che uccise l'agente di polizia Raciti alcuni anni fa allo stadio Cibali. Lo dovrebbe ricordare molto bene l'ex procuratore di Palermo e ex superprocuratore antimafia Pietro Grasso, presidente del senato che stasera era allo stadio, a rappresentare insieme al premier Renzi uno Stato mai così platealmente umiliato, davanti a molti milioni di persone. E del resto, dopo aver chiesto il permesso ai capi tifosi di giocare la partita, le nostre autorità hanno potuto assistere allo spettacolo dell'inno di Mameli fischiato ininterrottamente da mezzo stadio. La Coppa l'ha vinta con merito il Napoli. Su chi ha perso stasera purtroppo non ci sono dubbi".

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