Non si placano nelle case di cura gli incredibili episodi di violenza da parte di persone inqualificabili contro coloro che dovrebbero assistere amorevolmente in quanto disabili ed anziani.
di Silvio Foini
Questa gentaglia ignobile e perversa dovrebbe essere punita secondo l’antica legge del taglione! Giunge notizia che due operatrici della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Milano per maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti non autosufficienti. Nella mattinata di oggi la guardia di finanza di Milano ha posto agli arresti domiciliari due operatrici socio-sanitarie, Rosa Murgo di sessantasette anni e l’ucraina Lillia Guyda, di cinquantasette , e notificato un provvedimento di interdizione nei confronti delle due amministratrici e responsabili, madre e figlia. E’ scattata una denuncia a piede libero anche per un medico di base e una quindicina di assistenti sanitari e inservienti con l'accusa di maltrattamenti e abbandono degli ospiti della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda.
I maltrattamenti fisici e psicologici sono stati documentati dalle microtelecamere: ingiurie e percosse inflitte ogni giorno ad un'anziana ospite inferma ed affetta da demenza senile, l'abbandono di una degente in un locale adibito ai servizi igienici, con maltrattamenti, percosse ed insulti anche per lei. In generale quasi tutti gli “ospiti” erano lasciati dal personale dipendente in stato di abbandono totale, all'interno di una sala adibita a soggiorno o nelle camere dove i letti erano posizionati uno contro l'altro. Il tutto sotto gli occhi del personale infermieristico assunto irregolarmente e sprovvisto delle specializzazioni richieste per l'attività di assistenza agli anziani.
Particolare non irrilevante: il costo della retta mensile era di ben 2.500 € a persona! L'indagine, avviata nel novembre 2012, è stata seguita dai militari della Tenenza Gorgonzola, sulla base di alcune informazioni raccolte. Le accuse a vario titolo sono maltrattamento e abbandono di persone sottoposte alla custodia, nonché violazione dell'obbligo di referto da parte del medico.
Episodio analogamente rivoltante in un’altra casa di cura a Rovigo. La Polizia di Stato di Rovigo ha eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti operatori sanitari in servizio presso la struttura sanitaria assistenziale ''Istituti Polesani'' di Ficarolo (Ro) ritenuti responsabili di maltrattamenti nei confronti di assistiti. L'indagine, riferisce una nota della Polizia, ha preso il via dalla denuncia presentata lo scorso anno da alcuni parenti delle vittime che avevano notato lividi ed ecchimosi sul corpo dei loro familiari ospiti della struttura.
Il ministro Lorenzin, a proposito di questi fatti degni di un lager ha dichiarato:
"Non abbasseremo la guardia. Chi mette a rischio la salute e offende la dignità non pensi di restare impunito. Nessuno deve permettersi di mettere a rischio la salute delle persone e di offendere la loro dignità pensando che resterà impunito. La salute e il benessere delle persone ricoverate in strutture per anziani e per disabili mi stanno molto a cuore e non abbasseremo la guardia nei confronti di chi opera al di fuori delle regole. Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine per l'operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza a tutela dei pazienti ricoverati nella casa di cura . Quello che hanno scoperto è orrendo, non si può accettare che in strutture che dovrebbero dare assistenza si verifichino situazioni simili. Proprio per questo ho istituito da circa un anno una task force permanente ministero-carabinieri dei Nas che svolge monitoraggio e controlli incessanti in case di cura e ospedali per garantire la salute psicofisica dei cittadini e abbiamo varato un provvedimento che prevede l'aumento di un terzo della pena per chi compie questi tipi di reati. Voglio che una cosa sia chiara - ha concluso il ministro della salute - non consentirò ad alcuno di ledere i principi fondanti di diritto alla salute e di rispetto della dignità della persona e mai e poi mai consentiremo che l'assistenza si trasformi in maltrattamento".
di Silvio Foini
Questa gentaglia ignobile e perversa dovrebbe essere punita secondo l’antica legge del taglione! Giunge notizia che due operatrici della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Milano per maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti non autosufficienti. Nella mattinata di oggi la guardia di finanza di Milano ha posto agli arresti domiciliari due operatrici socio-sanitarie, Rosa Murgo di sessantasette anni e l’ucraina Lillia Guyda, di cinquantasette , e notificato un provvedimento di interdizione nei confronti delle due amministratrici e responsabili, madre e figlia. E’ scattata una denuncia a piede libero anche per un medico di base e una quindicina di assistenti sanitari e inservienti con l'accusa di maltrattamenti e abbandono degli ospiti della casa di cura Villa Clara di Vaprio d'Adda.
I maltrattamenti fisici e psicologici sono stati documentati dalle microtelecamere: ingiurie e percosse inflitte ogni giorno ad un'anziana ospite inferma ed affetta da demenza senile, l'abbandono di una degente in un locale adibito ai servizi igienici, con maltrattamenti, percosse ed insulti anche per lei. In generale quasi tutti gli “ospiti” erano lasciati dal personale dipendente in stato di abbandono totale, all'interno di una sala adibita a soggiorno o nelle camere dove i letti erano posizionati uno contro l'altro. Il tutto sotto gli occhi del personale infermieristico assunto irregolarmente e sprovvisto delle specializzazioni richieste per l'attività di assistenza agli anziani.
Particolare non irrilevante: il costo della retta mensile era di ben 2.500 € a persona! L'indagine, avviata nel novembre 2012, è stata seguita dai militari della Tenenza Gorgonzola, sulla base di alcune informazioni raccolte. Le accuse a vario titolo sono maltrattamento e abbandono di persone sottoposte alla custodia, nonché violazione dell'obbligo di referto da parte del medico.
Episodio analogamente rivoltante in un’altra casa di cura a Rovigo. La Polizia di Stato di Rovigo ha eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti operatori sanitari in servizio presso la struttura sanitaria assistenziale ''Istituti Polesani'' di Ficarolo (Ro) ritenuti responsabili di maltrattamenti nei confronti di assistiti. L'indagine, riferisce una nota della Polizia, ha preso il via dalla denuncia presentata lo scorso anno da alcuni parenti delle vittime che avevano notato lividi ed ecchimosi sul corpo dei loro familiari ospiti della struttura.
Il ministro Lorenzin, a proposito di questi fatti degni di un lager ha dichiarato:
"Non abbasseremo la guardia. Chi mette a rischio la salute e offende la dignità non pensi di restare impunito. Nessuno deve permettersi di mettere a rischio la salute delle persone e di offendere la loro dignità pensando che resterà impunito. La salute e il benessere delle persone ricoverate in strutture per anziani e per disabili mi stanno molto a cuore e non abbasseremo la guardia nei confronti di chi opera al di fuori delle regole. Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine per l'operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza a tutela dei pazienti ricoverati nella casa di cura . Quello che hanno scoperto è orrendo, non si può accettare che in strutture che dovrebbero dare assistenza si verifichino situazioni simili. Proprio per questo ho istituito da circa un anno una task force permanente ministero-carabinieri dei Nas che svolge monitoraggio e controlli incessanti in case di cura e ospedali per garantire la salute psicofisica dei cittadini e abbiamo varato un provvedimento che prevede l'aumento di un terzo della pena per chi compie questi tipi di reati. Voglio che una cosa sia chiara - ha concluso il ministro della salute - non consentirò ad alcuno di ledere i principi fondanti di diritto alla salute e di rispetto della dignità della persona e mai e poi mai consentiremo che l'assistenza si trasformi in maltrattamento".
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È presente 1 commento
Ci risiamo! Deve sempre arrivare la G.D.F o i carabinieri , ma , li direttori, gli amministratori , hanno le fette di salame sugli occhi? Con tutti i soldi di quei poveretti che hanno risparmiato una vita per assicurarsi una vecchiaia decorosa ! Davvero la legge del taglione in questi casi non sarebbe sproporzionata...
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