Dopo 10 settimane di combattimenti i filorussi per la prima volta accettano un accordo sul 'cessate il fuoco'
I separatisti della regione orientale di Donetsk hanno accettato la tregua con le truppe di Kiev, proclamata venerdì scorso dal presidente ucraino Poroshenko, fino al 27 giugno. Lo ha annunciato l'ex presidente ucraino Leonid Kuchma, dopo il summit Mosca - Kiev - Osce a Donetsk, cui hanno partecipato alcuni rappresentanti separatisti. "Se Kiev smette di sparare, accettiamo" dice il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Borodai, che apre al dialogo.
La notizia della tregua riaccende le speranze che il piano di pace presentato la settimana scorsa dal presidente ucraino Petro Poroshenko possa avere successo e porti alla fine di un conflitto che da aprile ha fatto come minimo 375 vittime.
Il piano di pace di Poroshenko oggi ha anche ricevuto il beneplacito del Consiglio dei ministri degli Esteri europei, ma un importante nodo da sciogliere resta l'assetto istituzionale dell'ex repubblica sovietica.
I separatisti della regione orientale di Donetsk hanno accettato la tregua con le truppe di Kiev, proclamata venerdì scorso dal presidente ucraino Poroshenko, fino al 27 giugno. Lo ha annunciato l'ex presidente ucraino Leonid Kuchma, dopo il summit Mosca - Kiev - Osce a Donetsk, cui hanno partecipato alcuni rappresentanti separatisti. "Se Kiev smette di sparare, accettiamo" dice il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Borodai, che apre al dialogo.
La notizia della tregua riaccende le speranze che il piano di pace presentato la settimana scorsa dal presidente ucraino Petro Poroshenko possa avere successo e porti alla fine di un conflitto che da aprile ha fatto come minimo 375 vittime.
Il piano di pace di Poroshenko oggi ha anche ricevuto il beneplacito del Consiglio dei ministri degli Esteri europei, ma un importante nodo da sciogliere resta l'assetto istituzionale dell'ex repubblica sovietica.
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