Giancarlo Galan si dichiara estraneo alle accuse nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti per il Mose di Venezia. Lupi: "L'opera venga completata".
"Mi difenderò a tutto campo nelle sedi opportune, con la serenità e il convincimento che la mia posizione sarà interamente chiarita". Lo ha detto Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto ora deputato di Forza Italia, coivolto nell'inchiesta sulle tangenti per il Mose. "Sono estraneo alle accuse e chiederò di essere ascoltato il prima possibile, ho prove inoppugnabili della mia estraneità, avrei voluto fornire prima le informazioni necessarie", aggiunge Galan per il quale è stata mercoledì avanzata una richiesta di arresto. Nell'ordinanza del Gip si legge che, dal 2005 al 2011, avrebbe ricevuto dal presidente del Consorzio Venezia Nuova uno stipendio annuo di un milione di euro.
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