Piazza Tiananmen sotto controllo per il 4 giugno.
A Hong Kong si prepara la veglia per ricordare gli uccisi
A Hong Kong si prepara la veglia per ricordare gli uccisi
Poliziotti e pubblica sicurezza in assetto di guerra. Turisti fermati; giornalisti minacciati. Per i media cinesi vi è un progetto "delle forze anticinesi dell'occidente" per colpire la Cina. Alla veglia del Victoria Park si attendono almeno 150 mila persone. Molti cinesi del continente arrivano segretamente nel territorio per ricordare gli uccisi nel massacro.
Asianews - La psicosi di Tiananmen colpisce ancora. Migliaia di poliziotti e di forze della sicurezza, armati di mitragliatrici, sono stati spiegati nei punti principali della città per prevenire ogni tentativo di ricordare il massacro di studenti e operai in piazza Tiananmen il 4 giugno 1989. Ogni palmo della città è sotto controllo grazie anche alle guardie municipali, ai volontari della sicurezza e ai membri dei comitati di quartiere.Nella piazza più grande del mondo, vicino all'enorme ritratto di Mao - che 25 anni fa gli studenti macchiarono con uova marce e con inchiostro - i poliziotti hanno anche degli estintori. Sono presenti anche carri dei pompieri e ambulanze, nel timore di qualche altro attacco simile a quello di mesi fa, attribuito agli indipendentisti dello Xinjiang.
Poliziotti in divisa e in abiti civili controllano l'identità di ogni passante. Ad alcuni turisti senza passaporto è stato vietato di entrare nel Palazzo imperiale.
Da 25 anni le autorità cinesi mettono ogni sforzo per far dimenticare e annegare nel silenzio questo anniversario, in cui l'esercito e i carri armati del popolo si sono rivoltati contro il popolo cinese uccidendo centinaia e forse migliaia di giovani che domandavano democrazia e la fine della corruzione.
I giornalisti stranieri sono stati avvertiti: se osano scrivere storie e produrre materiale legato all'anniversario, rischiano "serie conseguenze", fino al ritiro del loro visto.
Nessun giornale cinese osa diffondere notizie sull'evento di 25 anni fa. Ma il Global Times, nell'edizione inglese ha pubblicato un editoriale in cui si dice che "la società cinese non ha mai dimenticato l'incidente di 25 anni fa, ma non parlarne fa parte di uno stile della società". Secondo i leader del Partito, il massacro "è stato necessario" per salvaguardare lo sviluppo economico della Cina. Secondo il Global Times, anche "l'incidente" di Tiananmen è da attribuire alle "forze occidentali anti-cinesi che fanno di tutto per ferire la Cina".
A Hong Kong, uno dei pochi luoghi dove è possibile ricordare gli eventi dell'89, questa sera vi sarà la tradizionale veglia al Victoria Park. Gli organizzatori sperano nella presenza di 150-200mila persone. Da diversi anni, alla commovente manifestazione partecipano in segreto anche molti cinesi del continente, che in questo periodo vengono a "fare vacanza" nella ex colonia britannica. Gli organizzatori della veglia chiedono ogni anno che la Cina riveda il giudizio dato dalla leadership sul movimento dell'89, da "controrivoluzionario" a "patriottico". Allo stesso tempo, essi chiedono a Pechino di garantire democrazia alla Cina e ad Hong Kong, dove non vi è suffragio universale.
Asianews - La psicosi di Tiananmen colpisce ancora. Migliaia di poliziotti e di forze della sicurezza, armati di mitragliatrici, sono stati spiegati nei punti principali della città per prevenire ogni tentativo di ricordare il massacro di studenti e operai in piazza Tiananmen il 4 giugno 1989. Ogni palmo della città è sotto controllo grazie anche alle guardie municipali, ai volontari della sicurezza e ai membri dei comitati di quartiere.Nella piazza più grande del mondo, vicino all'enorme ritratto di Mao - che 25 anni fa gli studenti macchiarono con uova marce e con inchiostro - i poliziotti hanno anche degli estintori. Sono presenti anche carri dei pompieri e ambulanze, nel timore di qualche altro attacco simile a quello di mesi fa, attribuito agli indipendentisti dello Xinjiang.
Poliziotti in divisa e in abiti civili controllano l'identità di ogni passante. Ad alcuni turisti senza passaporto è stato vietato di entrare nel Palazzo imperiale.
Da 25 anni le autorità cinesi mettono ogni sforzo per far dimenticare e annegare nel silenzio questo anniversario, in cui l'esercito e i carri armati del popolo si sono rivoltati contro il popolo cinese uccidendo centinaia e forse migliaia di giovani che domandavano democrazia e la fine della corruzione.
I giornalisti stranieri sono stati avvertiti: se osano scrivere storie e produrre materiale legato all'anniversario, rischiano "serie conseguenze", fino al ritiro del loro visto.
Nessun giornale cinese osa diffondere notizie sull'evento di 25 anni fa. Ma il Global Times, nell'edizione inglese ha pubblicato un editoriale in cui si dice che "la società cinese non ha mai dimenticato l'incidente di 25 anni fa, ma non parlarne fa parte di uno stile della società". Secondo i leader del Partito, il massacro "è stato necessario" per salvaguardare lo sviluppo economico della Cina. Secondo il Global Times, anche "l'incidente" di Tiananmen è da attribuire alle "forze occidentali anti-cinesi che fanno di tutto per ferire la Cina".
A Hong Kong, uno dei pochi luoghi dove è possibile ricordare gli eventi dell'89, questa sera vi sarà la tradizionale veglia al Victoria Park. Gli organizzatori sperano nella presenza di 150-200mila persone. Da diversi anni, alla commovente manifestazione partecipano in segreto anche molti cinesi del continente, che in questo periodo vengono a "fare vacanza" nella ex colonia britannica. Gli organizzatori della veglia chiedono ogni anno che la Cina riveda il giudizio dato dalla leadership sul movimento dell'89, da "controrivoluzionario" a "patriottico". Allo stesso tempo, essi chiedono a Pechino di garantire democrazia alla Cina e ad Hong Kong, dove non vi è suffragio universale.
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