Il sergente Bowe Bergdahl, il soldato americano rapito dai Talebani in Afghanistan nel 2009,è stato liberato in cambio del rilascio di 5 detenuti di Guantanamo.
Lo riporta il Washington Post online. Il militare è stato prelevato dalle forze speciali, e portato nella base di Bagram per una valutazione delle sue condizioni di salute. "Sono onorato di aver potuto chiamare i suoi genitori" dice Obama, plaudendo alla sua liberazione, ma senza dimenticare tutti gli altri "prigionieri" per i quali "continuiamo a chiedere il rilascio". Un comunicato della Casa Bianca rende noto quanto ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “Oggi gli americani sono contenti di potere presto accogliere nel Paese il sergente Bowe Bergdahl, tenuto prigioniero per quasi cinque anni”.
A nome del popolo americano - ha proseguito Obama - ho avuto l’onore di chiamare i suoi genitori per esprimere la nostra gioia”. Obama ha poi ringraziato il Qatar per il suo ruolo di mediazione nella vicenda. “Gli Stati Uniti - ha precisato - sono anche grati per il sostegno del governo afghano durante i nostri sfrozi per ottenere la liberazione” di Bergdahl.
Lo riporta il Washington Post online. Il militare è stato prelevato dalle forze speciali, e portato nella base di Bagram per una valutazione delle sue condizioni di salute. "Sono onorato di aver potuto chiamare i suoi genitori" dice Obama, plaudendo alla sua liberazione, ma senza dimenticare tutti gli altri "prigionieri" per i quali "continuiamo a chiedere il rilascio". Un comunicato della Casa Bianca rende noto quanto ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “Oggi gli americani sono contenti di potere presto accogliere nel Paese il sergente Bowe Bergdahl, tenuto prigioniero per quasi cinque anni”.
A nome del popolo americano - ha proseguito Obama - ho avuto l’onore di chiamare i suoi genitori per esprimere la nostra gioia”. Obama ha poi ringraziato il Qatar per il suo ruolo di mediazione nella vicenda. “Gli Stati Uniti - ha precisato - sono anche grati per il sostegno del governo afghano durante i nostri sfrozi per ottenere la liberazione” di Bergdahl.
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