venerdì, luglio 18, 2014
Riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nelle prossime ore a New York, dopo l’abbattimento, ieri, del Boeing 777 malese nei cieli dell'Ucraina, presso di Donetsk.  

Radio Vaticana - Molte delle 298 vittime erano dirette a Melbourne per il Convegno mondiale sull'Aids. Sembra che un missile abbia colpito l’aereo, che è lo stesso modello e della stessa compagnia del velivolo scomparso nel nulla lo scorso 8 marzo. Immediato lo scambio di accuse reciproche tra Kiev, da un lato, Mosca e i separatisti filorussi dall'altro. Obama chiede libero accesso agli ispettori. Il servizio di Giuseppe D’Amato: ascolta

La scatola nera è già stata ritrovata. Tutte le 298 persone a bordo sono morte per l’esplosione. Sia i separatisti che i governativi ucraini sono disponibili ad aprire un corridoio umanitario e a dichiarare una tregua di 3 giorni per permettere alle squadre internazionali di raggiungere i resti dell’aereo. Lo scambio di accuse tra ucraini e separatisti è continuo. Fonti di intelligence occidentali confermano che il Boeing è stato colpito da un missile terra-aria. Ambedue le parti in conflitto hanno in dotazione quest’arma. La zona è da mesi sotto vigile controllo dei satelliti militari. Scoprire la verità non dovrebbe essere difficile. La tragedia è avvenuta a oltre 10mila metri di altezza, a 52 chilometri dal confine russo, nell'area di Donbass. Il velivolo era sotto la giurisdizione del centro di controllo ucraino di Dnipropetrovsk. Questi i fatti accertati, come è stato pure appurato che le compagnie aeree passano generalmente sopra le zone di guerra, ma la quota di 10mila metri era data per sicura. L’Ucraina orientale è ora diventata zona vietata ai voli civili. Il presidente russo Putin ha parlato con quello americano Obama. Consultazioni sono avvenute tra i principali leader mondiali. L’Onu chiede un’indagine “completa e trasparente”. Oggi riunione del Consiglio di Sicurezza.


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