mercoledì, luglio 02, 2014
"Non puoi parlare, mai cinque anni qui". "Troppi tedeschi, mi stanno simpatici pure i comunisti italiani". "Bisogna licenziare funzionari europei, sono troppi". "Vespa? Figlio sfuggito di mio nonno". "Si vede in faccia, è uguale". "Qualcuno del Ppe non mi voleva per cognome, hanno fatto pippa". "Pascale? Lei ha il quid". "Pascale detta la linea, bene così". "Potrebbe fare presidente della Campania, vive politica ogni giorno"-"Gay? Alla fine Papa Francesco li sposerà in chiesa". "Noi di Fi sempre stati gay friendly". "Matrimonio va vissuto e coltivato ogni giorno".

"Fuori dall’Italia sono tutti più simpatici, persino i comunisti e Renzi. Sono già sciupata perché ho passato due giorni qui, un posto dove non c’è anima ma solo burocrazia. Volevo intervenire e dire a Schultz di rottamarsi da solo. Ma non è come in Italia, non ti fanno parlare". "Cinque anni qui mai - dice la Mussolini - è un posto che mi mette l'ansia, sento parlare troppo tedesco. Arrivo il lunedì, poi resto martedì e mercoledì e il giovedì me ne vado". "I burocrati - aggiunge la Mussolini - sono troppi e ci considerano dei truffatori. E porta questa ricevuta, e porta questa carta per i rimborsi. Sono quattromila e noi gli diamo da vivere, bisognerebbe licenziarne un po'".

Alessandra Mussolini: "Vespa? Figlio sfuggito di mio nonno". "Si vede in faccia, è uguale". "Qualcuno del Ppe non mi voleva per cognome, hanno fatto pippa".

La parlamentare europea di Forza Italia, rilancia a La Zanzara su Radio 24.  La leggenda che riguarda Bruno Vespa e la sua parentela con Benito Mussolini, la nipote del Duce dice: "È uguale, è simile, un figlio sfuggito. Dato che ho fatto la legge sui figli naturali, abbiamo messo in regola pure lui". Ma lui ha sempre negato, osservano i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo: "Si, certo. Ma è una questione di Dna, si vede in faccia, dai tratti intorno agli occhi che è uguale al nonno". "Qualcuno dei popolari europei - dice la Mussolini - voleva contestarmi per il mio cognome, per la mia parentela. Credo olandesi e finlandesi. Volevo affrontarli con la "mossa dell'Oro di Napoli" della zia, ma che volete? Con tutte le cose che succedono il mio cognome è un problema? E così non hanno fatto niente, hanno fatto pippa".

Alessandra Mussolini: "Pascale? Lei ha il quid". "Pascale detta la linea, bene così". "Potrebbe fare presidente della Campania, vive politica o gni giorno"

"Adesso le donne non possono parlare? Ha dettato la linea sui gay, ha fatto bene. È la fidanzata del presidente, non c'è niente di strano". "Lei - dice la Mussolini - il quid ce l'ha, a differenza di qualcun altro. Parlo di Al-Fango che ha pugnalato il presidente Berlusconi in un momento di debolezza". "La Pascale - spiega la Mussolini - potrebbe fare tranquillamente il presidente della Campania, se lo ha fatto Caldoro. È stata già consigliera provinciale, vive la politica dalla mattina alla sera perché sta col presidente, ha tutto il diritto di fare politica. La moglie di Fassino cos’ha fatto allora?".

"Gay? Alla fine Papa Francesco li sposerà in chiesa". "Noi di Fi sempre stati gay friendly". "Matrimonio va vissuto e coltivato ogni giorno".

"Il matrimonio è qualcosa che si deve vivere ogni giorno, costruire e coltivare ogni giorno. Non credo che gli omosessuali vogliano sposarsi col velo. Anche se Papa Francesco lo farà, finirà per sposarli in chiesa". "Sono favorevole - dice la Mussolini - all'unione tra gay, ma contraria alle adozioni. Un bambino deve avere un papà e una mamma. Però noi di For- Italia siamo stati sempre gay friendly". Ma lei disse "meglio fascisti che froci" a Vladimir Luxuria, dicono i conduttori: "Lei mi ha attaccato con una scarpa 45, ha cominciato a dirmene di tutti i colori e allora da Vespa me ne sono uscita così...una battuta".


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa