Nel 2013 nel nostro Paese sono state consumate 1.679 dosi di medicinali al giorno ogni 1.000 abitanti e in media ogni italiano, bambini inclusi, ha assunto ogni giorno poco meno di 1,7 dosi di farmaco. È quanto emerge dal rapporto Osmed dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Informa Salus - I farmaci per il sistema cardiovascolare restano la categoria maggiormente consumata dagli italiani e a maggior spesa; seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo sia in termini di consumi (251 Ddd al giorno) sia in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.601 milioni di euro). Al terzo posto i farmaci del sangue e organi emopoietici (249 Ddd al giorno), seguiti dai farmaci del sistema nervoso centrale (164 Ddd ) e dai farmaci dell’apparato respiratorio (97 Ddd).
I maggiori consumatori di farmaci si confermano i bambini (50%) e gli anziani, quasi il 90% (con età superiore ai 75 anni), che hanno ricevuto almeno una confezione di medicinali.
Il consumo di antibiotici nel 2013 è aumentato del 3,5% mentre la spesa si è ridotta del 3,4%. I maggiori consumi si registrano in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, mentre in coda ci sono Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Le categorie maggiormente impiegate sono state le associazioni di penicilline, seguite da amoxicillina+acido clavulanico e macrolidi e lincosamidi. Il rapporto conferma dunque elevati livelli di inappropriatezza nell’utilizzo degli antibiotici.
Informa Salus - I farmaci per il sistema cardiovascolare restano la categoria maggiormente consumata dagli italiani e a maggior spesa; seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo sia in termini di consumi (251 Ddd al giorno) sia in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.601 milioni di euro). Al terzo posto i farmaci del sangue e organi emopoietici (249 Ddd al giorno), seguiti dai farmaci del sistema nervoso centrale (164 Ddd ) e dai farmaci dell’apparato respiratorio (97 Ddd).
I maggiori consumatori di farmaci si confermano i bambini (50%) e gli anziani, quasi il 90% (con età superiore ai 75 anni), che hanno ricevuto almeno una confezione di medicinali.
Il consumo di antibiotici nel 2013 è aumentato del 3,5% mentre la spesa si è ridotta del 3,4%. I maggiori consumi si registrano in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, mentre in coda ci sono Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Le categorie maggiormente impiegate sono state le associazioni di penicilline, seguite da amoxicillina+acido clavulanico e macrolidi e lincosamidi. Il rapporto conferma dunque elevati livelli di inappropriatezza nell’utilizzo degli antibiotici.
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