La situazione a Gaza sta precipitando: l’esercito israeliano ha avviato la sua offensiva terrestre.
Radio Vaticana - In questo contesto, Papa Francesco, facendo seguito all’accorato appello a continuare a pregare per la pace in Terra Santa di domenica scorsa, ha telefonato personalmente stamani al presidente Shimon Peres e al presidente Mahmoud Abbas. Il servizio di Sergio Centofanti: ascolta
Il Papa ha condiviso con i due presidenti “le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto” che - riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – “coinvolge in modo particolare la Striscia di Gaza e che, in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e dando luogo ad una situazione di grave emergenza umanitaria”. Come aveva fatto durante il suo recente pellegrinaggio in Terra Santa e in occasione dell’invocazione per la pace l’8 giugno scorso, Papa Francesco “ha assicurato la sua incessante preghiera e quella di tutta la Chiesa per la pace in Terra Santa e ha condiviso con i suoi interlocutori, che considera uomini di pace e che vogliono la pace, il bisogno di continuare a pregare e di impegnarsi per far sì che tutte le parti interessate e quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale si impegnino per far cessare ogni ostilità, adoperandosi in favore di una tregua, della pace e della riconciliazione dei cuori”.
Radio Vaticana - In questo contesto, Papa Francesco, facendo seguito all’accorato appello a continuare a pregare per la pace in Terra Santa di domenica scorsa, ha telefonato personalmente stamani al presidente Shimon Peres e al presidente Mahmoud Abbas. Il servizio di Sergio Centofanti: ascolta
Il Papa ha condiviso con i due presidenti “le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto” che - riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – “coinvolge in modo particolare la Striscia di Gaza e che, in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e dando luogo ad una situazione di grave emergenza umanitaria”. Come aveva fatto durante il suo recente pellegrinaggio in Terra Santa e in occasione dell’invocazione per la pace l’8 giugno scorso, Papa Francesco “ha assicurato la sua incessante preghiera e quella di tutta la Chiesa per la pace in Terra Santa e ha condiviso con i suoi interlocutori, che considera uomini di pace e che vogliono la pace, il bisogno di continuare a pregare e di impegnarsi per far sì che tutte le parti interessate e quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale si impegnino per far cessare ogni ostilità, adoperandosi in favore di una tregua, della pace e della riconciliazione dei cuori”.
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