Il Presidente Napolitano schierato dalla parte delle riforme
Radio Vaticana - Quello delle riforme “è un impegno di cui il governo Renzi si è fatto iniziatore su mandato dello stesso Parlamento che si espresse a schiacciante maggioranza nel maggio 2013”. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Intanto il leader del Movimento 5 Stelle Grillo torna all’attacco. Servizio di Giampiero Guadagni: ascolta
La riforma del Senato è sempre più impantanata a Palazzo Madama, intrappolata nei quasi 8 mila emendamenti presentati da opposizioni e dissidenti. Per uscire dall'impasse la conferenza dei capigruppo ha stabilito l'esame ad oltranza dell'aula partire da lunedì prossimo. Lega e Movimento 5 Stelle avevano bocciato l'ipotesi di contingentamento dei tempi di discussione. E Grillo sul suo blog sferra un duro attacco a Renzi, evocando l'allarme dittatura. Uno scenario che il capo dello Stato contesta. Non si deve agitare lo spettro dell’autoritarismo, dice Napolitano che teme il nulla di fatto sulle riforme e ricorda alle forze politiche che in materia la discussione è stata libera ed estremamente articolata. D’altra parte, osserva il capo dello Stato, la riforma dell’assetto parlamentare non è meno importante di quelle della spesa pubblica e del mercato del lavoro. Anche se, aggiunge, l’imperativo categorico resta la lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile. Da parte sua Renzi non intende arretrare di fronte all'ostruzionismo delle opposizioni: faremo le riforme nonostante ci sia chi vuole ostruire il percorso, ha detto il premier a Palazzo Chigi in occasione della firma di 24 progetti di investimento.
La riforma del Senato è sempre più impantanata a Palazzo Madama, intrappolata nei quasi 8 mila emendamenti presentati da opposizioni e dissidenti. Per uscire dall'impasse la conferenza dei capigruppo ha stabilito l'esame ad oltranza dell'aula partire da lunedì prossimo. Lega e Movimento 5 Stelle avevano bocciato l'ipotesi di contingentamento dei tempi di discussione. E Grillo sul suo blog sferra un duro attacco a Renzi, evocando l'allarme dittatura. Uno scenario che il capo dello Stato contesta. Non si deve agitare lo spettro dell’autoritarismo, dice Napolitano che teme il nulla di fatto sulle riforme e ricorda alle forze politiche che in materia la discussione è stata libera ed estremamente articolata. D’altra parte, osserva il capo dello Stato, la riforma dell’assetto parlamentare non è meno importante di quelle della spesa pubblica e del mercato del lavoro. Anche se, aggiunge, l’imperativo categorico resta la lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile. Da parte sua Renzi non intende arretrare di fronte all'ostruzionismo delle opposizioni: faremo le riforme nonostante ci sia chi vuole ostruire il percorso, ha detto il premier a Palazzo Chigi in occasione della firma di 24 progetti di investimento.
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