Israele ha respinto stasera la proposta del segretario di Stato Usa John Kerry per un cessate il fuoco a Gaza di sette giorni, ma acconsente alla pausa temporanea.
Il premier israeliano Netanyahu ha informato il segretario di Stato Usa John Kerry che al momento Israele ha accettato solo la richiesta di un pausa nei combattimenti di 12 ore a partire da oggi alle 7 (le sei in Italia). Lo riferiscono fonti americane. Nulla di nuovo, intanto, sulla porposta di un cessate il fuoco di 7 giorni proposto da Usa-Onu e Egitto. Domani Kerry si vedrà a Parigi con i ministri degli esteri europei e i mediatori del Qatar.
Le proposte avanzate alle parti da Kerry per la sesura di un piano di pace - secondo quanto confermato in serata dallo stesso capo della diplomazia Usa in una conferenza stampa al Cairo con Ban - prevedevano come primo passo una tregua umanitaria temporanea, da domani o da domenica, per una settimana. Durante lo stop alle armi, le parti, grazie alla mediazione internazionale, avrebbero cominciato la negoziazione su sicurezza, economia e politica, per un accordo duraturo. Tra i punti - che avrebbero contato sull’attiva partecipazione dell’Autorità nazionale palestinese - era previsto che durante la tregua le forze israeliane non avrebbero lasciato del tutto la Striscia, ma questo era anche uno dei temi più contestati da parte palestinese. Probabilmente quest'ultimo punto, a giudicare dalla risposta di Israele di stasera, non sarebbe poi passato nella parte conclusiva della possibile intesa.
Il premier israeliano Netanyahu ha informato il segretario di Stato Usa John Kerry che al momento Israele ha accettato solo la richiesta di un pausa nei combattimenti di 12 ore a partire da oggi alle 7 (le sei in Italia). Lo riferiscono fonti americane. Nulla di nuovo, intanto, sulla porposta di un cessate il fuoco di 7 giorni proposto da Usa-Onu e Egitto. Domani Kerry si vedrà a Parigi con i ministri degli esteri europei e i mediatori del Qatar.
Le proposte avanzate alle parti da Kerry per la sesura di un piano di pace - secondo quanto confermato in serata dallo stesso capo della diplomazia Usa in una conferenza stampa al Cairo con Ban - prevedevano come primo passo una tregua umanitaria temporanea, da domani o da domenica, per una settimana. Durante lo stop alle armi, le parti, grazie alla mediazione internazionale, avrebbero cominciato la negoziazione su sicurezza, economia e politica, per un accordo duraturo. Tra i punti - che avrebbero contato sull’attiva partecipazione dell’Autorità nazionale palestinese - era previsto che durante la tregua le forze israeliane non avrebbero lasciato del tutto la Striscia, ma questo era anche uno dei temi più contestati da parte palestinese. Probabilmente quest'ultimo punto, a giudicare dalla risposta di Israele di stasera, non sarebbe poi passato nella parte conclusiva della possibile intesa.
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