Il conflitto israelo-palestinese, al vaglio del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunito nel pomeriggio a New York.
Radio Vaticana - Appello del segretario generale Ban Ki-moon in difesa dei civili. Intanto Hamas continua a bersagliare di missili - circa uno ogni 10 minuti - lo Stato ebraico, che in risposta non ferma i suoi raid aerei su Gaza: 80 i morti tra i palestinesi negli ultimi tre giorni di offensiva. Il servizio di Roberta Gisotti ascolta
“Ancora un volta i palestinesi si trovano in mezzo tra l’irresponsabilità di Hamas e la dura risposta di Israele”, tuona Ban Ki moon davanti al Consiglio di Sicurezza. “E’ inaccettabile per i civili di entrambe le parti – ha aggiunto - vivere permanentemente nella paura”. Ma “una tregua con Hamas non è in agenda”, ha dichiarato il premier israeliano Netanyahu, e così anche ha ribadito l’ambasciatore di Israele all’Onu al termine del Consiglio di sicurezza. Anche il presidente russo Putin ha telefonato a Netanyahu fermare il confronto armato. Israele - ha spiegato l’ambasciatore dello Stato ebraico a Roma, Gilon – non vuole eliminare Hamas ma dare un “forte messaggio” alla dirigenza islamica della Striscia perché cessi il lancio di razzi contro la popolazione israeliana, uno ogni 10 minuti, nel pomeriggio quattro anche su Gerusalemme e nei pressi della città. Lo stesso Gilon ha chiesto al presidente palestinese Abu Mazen che ponga al più presto fine al ‘fittizio’ governo d’unità nazionale con Hamas. Intanto si teme che Israele lanci un’operazione di terra a Gaza e fuggono gli abitanti nelle zone di confine, sollecitati dall’esercito israeliano, attraverso sms, ma Hamas chiede di ignorare quei messaggi strumenti di “guerra psicologica” e perfino invita i civili a fare da scudi umani, salendo sui tetti delle case. E, “a sostenere la fermezza” dei palestinesi a Gaza sono in arrivo dagli Emirati Arabi Uniti 25 milioni di dollari in aiuti umanitari.
Radio Vaticana - Appello del segretario generale Ban Ki-moon in difesa dei civili. Intanto Hamas continua a bersagliare di missili - circa uno ogni 10 minuti - lo Stato ebraico, che in risposta non ferma i suoi raid aerei su Gaza: 80 i morti tra i palestinesi negli ultimi tre giorni di offensiva. Il servizio di Roberta Gisotti ascolta
“Ancora un volta i palestinesi si trovano in mezzo tra l’irresponsabilità di Hamas e la dura risposta di Israele”, tuona Ban Ki moon davanti al Consiglio di Sicurezza. “E’ inaccettabile per i civili di entrambe le parti – ha aggiunto - vivere permanentemente nella paura”. Ma “una tregua con Hamas non è in agenda”, ha dichiarato il premier israeliano Netanyahu, e così anche ha ribadito l’ambasciatore di Israele all’Onu al termine del Consiglio di sicurezza. Anche il presidente russo Putin ha telefonato a Netanyahu fermare il confronto armato. Israele - ha spiegato l’ambasciatore dello Stato ebraico a Roma, Gilon – non vuole eliminare Hamas ma dare un “forte messaggio” alla dirigenza islamica della Striscia perché cessi il lancio di razzi contro la popolazione israeliana, uno ogni 10 minuti, nel pomeriggio quattro anche su Gerusalemme e nei pressi della città. Lo stesso Gilon ha chiesto al presidente palestinese Abu Mazen che ponga al più presto fine al ‘fittizio’ governo d’unità nazionale con Hamas. Intanto si teme che Israele lanci un’operazione di terra a Gaza e fuggono gli abitanti nelle zone di confine, sollecitati dall’esercito israeliano, attraverso sms, ma Hamas chiede di ignorare quei messaggi strumenti di “guerra psicologica” e perfino invita i civili a fare da scudi umani, salendo sui tetti delle case. E, “a sostenere la fermezza” dei palestinesi a Gaza sono in arrivo dagli Emirati Arabi Uniti 25 milioni di dollari in aiuti umanitari.
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