La terza puntata di Overland 15 - Dai Guerrieri di terracotta alle dune del Taklamakan, andrà in onda questa sera su Rai Uno, alle 23:40
Da Lanzhou, passato il Fiume Giallo, risaliamo il corridoio di Gansu, passaggio obbligato verso l'Ovest tra le ultime dune del deserto dei Gobi a Nord e le montagne innevate del Qilian Shan a Sud. Numerose le testimonianze storico-artistiche, in parte descritte da Marco Polo che qui dimorò circa un anno: il più grande Budda dormiente cinese di Zhangye, la tradizione dei cavalli galoppanti di Wewei, la fortezza del passo di Jiayu eretta dai Ming nel punto terminale della grande Muraglia. La Via della Seta è oggi la via dell'oro nero, come dimostra l'oleodotto che trasporta il petrolio dai pozzi della Zungaria. Non mancherà la documentazione della vita quotidiana con la visita ai pittoreschi e affollati bazar di questa successione di città “oasi”.
La puntata termina con il monastero rupestre di Mogao, ai piedi delle dune di sabbia di Dunhuang: una parete di arenaria lunga un chilometro e mezzo nella quale sono state scavate 400 grotte che offrono 45.000 metri quadrati di affreschi murali. La più alta espressione artistica dell'arte buddista cinese.
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Da Lanzhou, passato il Fiume Giallo, risaliamo il corridoio di Gansu, passaggio obbligato verso l'Ovest tra le ultime dune del deserto dei Gobi a Nord e le montagne innevate del Qilian Shan a Sud. Numerose le testimonianze storico-artistiche, in parte descritte da Marco Polo che qui dimorò circa un anno: il più grande Budda dormiente cinese di Zhangye, la tradizione dei cavalli galoppanti di Wewei, la fortezza del passo di Jiayu eretta dai Ming nel punto terminale della grande Muraglia. La Via della Seta è oggi la via dell'oro nero, come dimostra l'oleodotto che trasporta il petrolio dai pozzi della Zungaria. Non mancherà la documentazione della vita quotidiana con la visita ai pittoreschi e affollati bazar di questa successione di città “oasi”.
La puntata termina con il monastero rupestre di Mogao, ai piedi delle dune di sabbia di Dunhuang: una parete di arenaria lunga un chilometro e mezzo nella quale sono state scavate 400 grotte che offrono 45.000 metri quadrati di affreschi murali. La più alta espressione artistica dell'arte buddista cinese.
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