Isreale ritira le truppe di terra ma non continua gli attacchi contro Hamas, coinvolgendo i civili.
Prime critiche, sia da destra che da sinistra, alle ultime mosse del governo di Netanyahu riguardo l'operazione militare a Gaza.
Ieri mattina, in una nuova fiammata di scontri, un razzo è finito davanti il cancello principale di una scuola dell’agenzia dei rifugiati Onu (Unrwa) a Rafah, facendo almeno 10 morti. Il segretario generale dell’Onu, Ban-Ki Moon, definisce l'attacco «un atto criminale» che dev’essere «rapidamente indagato». Anche gli Stati Uniti, in una nota del Dipartimento di Stato, si sono detti «choccati» per il bombardamento della scuolae hanno chiesto a Israele di «fare di più per evitare vittime civili».
Il ministro del Turismo Uzi Landau (del partito ultranazionalista 'Israel Beitenu') ha detto che "gli attacchi delle forze armate a Gaza ancora non hanno avuto successo nel danneggiare Hamas". La leader del Meretz (sinistra) Zahava Gal-On si è detta invece favorevole al ritiro unilaterale, ma non alla decisione di Israele di boicottare le trattative in corso al Cairo.
Il ministro del Turismo Uzi Landau (del partito ultranazionalista 'Israel Beitenu') ha detto che "gli attacchi delle forze armate a Gaza ancora non hanno avuto successo nel danneggiare Hamas". La leader del Meretz (sinistra) Zahava Gal-On si è detta invece favorevole al ritiro unilaterale, ma non alla decisione di Israele di boicottare le trattative in corso al Cairo.
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