La gaffe quotidiana di Tavecchio invade le cronache e i commenti.
"De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani
Ha una zona franca tutta sua quest’uomo: un vero cannoniere delle gaffe. Tutti ormai lo conoscono, perché offre certezze e, tranne che per il ridere, ricorda un po’ le barzellette di Berlusconi. Il candidato favorito alla presidenza della “Federazione Italiana Giuoco Calcio”, attualmente presidente della Lega Nazionale Dilettanti, è anche detentore di “appena” cinque condanne penali. Eppure non sono le condanne a inorridire i detrattori del ragionier Carlo Tavecchio, che ora gli tolgono l’appoggio. No, quello che conta e scuote le coscienze sono le gaffe e le frasi infelici. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda Kennedy. Ai microfoni di Radio1 dice di sentirsi “trattato peggio dell’assassino di Kennedy”.
Beh, lì c’è in piedi un mistero che dura da 51 anni. Qui sta in piedi un dirigente che dovrebbe e vorrebbe rappresentare il massimo del calcio italiano, ed è un bell’enigma anche questo.
L’11 agosto, giorno dell’assemblea elettiva, sapremo se una “congiura degli onesti” eleggerà presidente, com’è probabile, Carlo Tavecchio. Se così non fosse, il prossimo paragone potrebbe essere l’assassinio di Giulio Cesare.
"De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani
Ha una zona franca tutta sua quest’uomo: un vero cannoniere delle gaffe. Tutti ormai lo conoscono, perché offre certezze e, tranne che per il ridere, ricorda un po’ le barzellette di Berlusconi. Il candidato favorito alla presidenza della “Federazione Italiana Giuoco Calcio”, attualmente presidente della Lega Nazionale Dilettanti, è anche detentore di “appena” cinque condanne penali. Eppure non sono le condanne a inorridire i detrattori del ragionier Carlo Tavecchio, che ora gli tolgono l’appoggio. No, quello che conta e scuote le coscienze sono le gaffe e le frasi infelici. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda Kennedy. Ai microfoni di Radio1 dice di sentirsi “trattato peggio dell’assassino di Kennedy”.
Beh, lì c’è in piedi un mistero che dura da 51 anni. Qui sta in piedi un dirigente che dovrebbe e vorrebbe rappresentare il massimo del calcio italiano, ed è un bell’enigma anche questo.
L’11 agosto, giorno dell’assemblea elettiva, sapremo se una “congiura degli onesti” eleggerà presidente, com’è probabile, Carlo Tavecchio. Se così non fosse, il prossimo paragone potrebbe essere l’assassinio di Giulio Cesare.
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