“La Siria è pronta a una cooperazione e a un coordinamento sul piano regionale e internazionale per lottare contro il terrorismo nel quadro della Risoluzione 2170 del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.
Misna - Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa da Damasco il ministro degli Esteri, Walid Mouallem. Alla domanda di un giornalista se la cooperazione possa riguardare anche Stati Uniti e Gran Bretagna, il ministro ha replicato che “sono i benvenuti”. La Risoluzione 2170, adottata all’unanimità, mira a impedire il reclutamento e il finanziamento di combattenti estremisti islamici in Siria e Iraq. Il testo è coperto dal capitolo VII della Carta dell’Onu che consente di ricorrere a sanzioni, vedi la forza, per farla applicare, ma non autorizza direttamente un’operazione militare.
Citato dall’agenzia ufficiale Sana, il ministro ha aggiunto che “tutti i paesi vicini devono prestare attenzione al pericolo che minaccia la regione” e “devono cooperare per combattere il terrorismo”, osservando in particolare che è nell’interesse della Turchia “riconsiderare la sua politica estera, perché il terrorismo non conosce confini”.
Mouallem ha inoltre sottolineato che “la lotta contro i terroristi si realizza attraverso un serio lavoro politico per asciugare le sue fonti, la cooperazione con il governo siriano, e il lavoro internazionale congiunto” e che “qualsiasi violazione unilaterale della sovranità siriana costituisce un atto di aggressione”.
Misna - Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa da Damasco il ministro degli Esteri, Walid Mouallem. Alla domanda di un giornalista se la cooperazione possa riguardare anche Stati Uniti e Gran Bretagna, il ministro ha replicato che “sono i benvenuti”. La Risoluzione 2170, adottata all’unanimità, mira a impedire il reclutamento e il finanziamento di combattenti estremisti islamici in Siria e Iraq. Il testo è coperto dal capitolo VII della Carta dell’Onu che consente di ricorrere a sanzioni, vedi la forza, per farla applicare, ma non autorizza direttamente un’operazione militare.
Citato dall’agenzia ufficiale Sana, il ministro ha aggiunto che “tutti i paesi vicini devono prestare attenzione al pericolo che minaccia la regione” e “devono cooperare per combattere il terrorismo”, osservando in particolare che è nell’interesse della Turchia “riconsiderare la sua politica estera, perché il terrorismo non conosce confini”.
Mouallem ha inoltre sottolineato che “la lotta contro i terroristi si realizza attraverso un serio lavoro politico per asciugare le sue fonti, la cooperazione con il governo siriano, e il lavoro internazionale congiunto” e che “qualsiasi violazione unilaterale della sovranità siriana costituisce un atto di aggressione”.
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